Si chiama ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) ed è il fenomeno del momento. ChatGPT è un software, un algoritmo d’intelligenza artificiale con cui dialogare in modo naturale, ottenendo risposte pertinenti ed esaustive. Corrette? Sì e no. Non esiste media che non gli abbia dedicato uno spazio, esaltandone le potenzialità o indugiando sui lati oscuri, non di rado con toni allarmanti, fino a chi - giornalista, filosofo o curioso – ha raccontato la propria inusuale esperienza di conversazione con l’algoritmo. Anche noi non abbiamo resistito e nel Giardino di Albert parleremo di e con ChatGPT, per capirne la tecnologia, gli aspetti davvero innovativi, ma soprattutto limiti e potenzialità di questa affascinante applicazione d’intelligenza artificiale che solletica la curiosità e stimola il dibattito. Ad aiutarci in questo compito, Francesca Rossi, global leader dell’IBM per l’etica dell’intelligenza artificiale, fellow presso l’IBM T.J. Watson Research Center di New York, autrice del libro “Il confine del futuro, possiamo fidarci dell’intelligenza artificiale?”, edito da Feltrinelli nel 2019; e Andrea Pozzi, assistant professor presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, esperto di linguaggio naturale e intelligenza artificiale.