Il Consiglio nazionale ha detto no all’iniziativa popolare “Per la libertà e l'integrità fisica”. E lo ha fatto senza se e senza ma. Unica a sostenere il testo - promosso due anni fa (eravamo in piena ondata pandemica) e che chiede uno "STOP all'obbligo di vaccinazione" in Svizzera - è stata l’Udc. Questo soprattutto per evitare – citiamo gli iniziativisi - che nessuno debba subire discriminazioni sociali o professionali per non essersi vaccinato.
Ma esiste in Svizzera un vero e proprio obbligo vaccinale? E quali sono le implicazioni dell’iniziativa, al di là dei vaccini?
Perché – in realtà – l’iniziativa non menziona esplicitamente le vaccinazioni, ma chiede in generale che il diritto fondamentale all'integrità fisica e psichica possa essere limitato dallo Stato solo con il consenso della persona interessata. Per il governo e la maggioranza del parlamento questo renderebbe – ad esempio – impossibile arrestare una persona, poiché questo viola la sua integrità fisica
Un dibattito che ha riaperto (non troppo) vecchie ferite legate alla gestione della pandemia, alla questione della vaccinazione e del Certificato Covid
Ne parliamo dal Medienzentrum di Berna con
Alex Farinelli, consigliere nazionale PLR
Piero Marchesi, consigliere nazionale UDC
Interviste registrate a
Richard Koller, presidente del Movimento svizzero per la libertà, promotore dell’iniziativa popolare
Alessandro Diana, vaccinologo, pediatra, professore all’Università di Ginevra e membro di Infovac la piattaforma d’informazione svizzera sulle vaccinazioni
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703681