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Piccoli Messi crescono

Il calcio giovanile ticinese al centro di una polemica. Il Team Ticino contesta i metodi del Lugano calcio e del suo magnate russo

  • ©Tipress
  • 8.11.2018
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Si chiama Leonid Novoselskiy. È un imprenditore russo ed è anche il presidente del settore giovanile del Lugano calcio. Un magnate che sta investendo parecchi soldi con la speranza di fare di Cornaredo una scuola calcio tra le migliori in circolazione. Un investimento, che un giorno potrebbe far nascere sulle rive del Ceresio un nuovo Messi. O quanto meno calciatori professionisti, capaci magari di giocare in Nazionale o in Champions League. Il problema, secondo alcuni, è che questo obiettivo è perseguito con metodi discutibili: esasperazione della competizione, importazione massiccia di giovani talenti e allenatori da oltre confine.

Una polemica non nuova, ma che si riaccende alla vigilia dell’Assemblea del Team Ticino, chiamata a decidere la nuova presidenza e la strada da intraprendere per il futuro del calcio giovanile.

Come guardare a quest’uomo venuto dall’Est? Un imprenditore visionario che vuole fare grande il Lugano calcio partendo dai suoi giovani talenti? O l’ennesimo mecenate di passaggio che semina illusioni? Giusto che il team Ticino si adegui ai voleri della squadra più forte del cantone? Quale modello formativo per i nostri giovani sui campi di calcio?

Sono solo alcune domande che discuteremo con:

Michele Campana, direttore generale FC Lugano

Manuele Bertoli, Capo dipartimento DECS

Andrea Molino, membro comitato Team Ticino

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