Jacob Zuma destituito dalla carica di presidente
Modem

Ultimatum a Zuma

Coinvolto in molti scandali di corruzione, il presidente sudafricano non intende mollare

  • 14.02.2018
  • 35 min
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Sarà forse una mozione di sfiducia, che il parlamento potrebbe votare la settimana prossima, a costringere Jacob Zuma, presidente del Sudafrica, a lasciare la carica. Eletto per la prima volta alla presidenza nel 2009, Zuma è già stato rimpiazzato lo scorso dicembre alla guida dell’ANC, l’African National Congress. Al momento non riveste più ruoli di rilievo nel partito di maggioranza assoluta, fondato da Nelson Mandela, al potere ininterrottamente dal 1994 dopo la fine dell'apartheid.

Zuma ha finora rifiutato ogni invito a farsi da parte, nonostante l’ultimatum di 48 ore intimatogli dal suo partito. Dopo un lungo e duro incontro durato di quasi tredici ore, il Comitato Esecutivo Nazionale del Congresso Nazionale Africano (ANC) ha deciso di rimuovere il presidente Jacob Zuma dalla carica di capo di stato. Nel frattempo, sembra farsi strada una soluzione concordata per evitare ulteriori conflitti politici, in un momento di grandi difficoltà per il Paese, di discordie e spaccature.

Il nuovo leader dell’Anc, Cyril Ramaphosa, sta infatti cercando di rilanciare il partito di governo che, anche in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno, e in vista del centenario della nascita di Nelson Mandela, ha la necessità di sgombrare il campo dalle accuse di corruzione e di malgoverno che stanno travolgendo Zuma.

Modem ne parla con:
Itala Vivan, già professora ordinaria alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano, esperta e grande conoscitrice del Sudafrica.
Carla Ferrari, già direttrice di Radio svizzera internazionale, attiva in africa in programmi di alfabetizzazione
Lorenzo Simoncelli, giornalista freelance, videomaker, vive e lavora in Sudafrica, nostro collaboratore

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