Lo spreco alimentare, un problema di grandi dimensioni, La consulenza 19.09.13
La consulenza 19.09.2013, 04:00
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Nei paesi sviluppati un terzo degli alimenti finisce nella spazzatura: cosa fare?
Le cifre sono imbarazzanti e preoccupanti: 1/3 del cibo finisce nella spazzatura. Perché e dove si perde il cibo? Al termine della filiera dello spreco alimentare ci sono le economie domestiche che buttano fino a 100 chilogrammi per persona all'anno. Nei paesi sviluppati circa un terzo dei 300 chilogrammi di cibo buttato per abitante all’anno lungo la filiera dello spreco alimentare finisce nella spazzatura delle economie domestiche. A questo livello lo spreco è essenzialmente causato dalla spesa non programmata, fatta cioè riempiendo a casaccio il carrello. Questo modo di fare gli acquisti si traduce in un accumulo di alimenti che non si riescono a consumare e a smaltire entro la scadenza e che, spesso per eccesso di prudenza e per un’interpretazione troppo restrittiva delle date di scadenza, vengono gettati. Il valore del cibo buttato raggiunge i 2'000 franchi annui per un’economia domestica di 4 persone, anzi più precisamente ammonta a 2'010,27 franchi. L'ACSI ha inaugurato il suo impegno nella lotta allo spreco di cibo lo scorso anno con la realizzazione di un test sulla qualità dei prodotti freschi scaduti, ne ha fatto il tema centrale dell'assemblea 2013 e ha pubblicato una scheda con consigli utili sulla sua rivista La Borsa della spesa. Anche le autorità federali hanno inserito la lotta allo spreco alimentare nelle loro agende. Dal mese di ottobre dello scorso anno i containers della mostra “Sprecare cibo, che stupidità” vengono presentati in tutte le regioni con il sostegno dell'Ufficio federale dell'agricoltura, dell'Ufficio federale dell'ambiente, dell'Ufficio federale di veterinaria, dell'Ufficio federale della sanità pubblica e della Direzione per la cooperazione e lo sviluppo. In occasione della mostra itinerante “Sprecare cibo, che stupidità”, pensata per sensibilizzare i consumatori, che fa tappa nella Svizzera italiana, la consulenza sarà trasmessa in diretta da Piazza Manzoni a Lugano dove sono visibili i cartelloni e i messaggi dell’esposizione: al nostro pubblico daremo informazioni sulle cause e sull’ampiezza del fenomeno (perché e dove si perde il cibo) e su cosa si può fare concretamente per ridurre gli sprechi, partendo ovviamente da una spesa oculata, da una buona conservazione e da un riutilizzo in maniera creativa degli avanzi di cucina. Giova anche ricordare che nei Paesi ricchi il 7 per cento del reddito è destinato all’acquisto di alimenti di cui, come già scritto, il 30 per cento dei quali finisce nella spazzatura; mentre nei Paesi in via di sviluppo il 70 per cento del reddito è destinato all’acquisto di alimenti, il 3 per cento dei quali finisce nella spazzatura. Dal momento che gli alimenti sono importanti e che dobbiamo fare qualcosa contro gli sprechi, gli ospiti della consulenza rifletteranno su quel terzo di cibo e di alimenti prodotto per l’uomo che si perde sulla strada dal campo alla tavola.
Ospiti:
Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell’ ACSI
Alessandro Rossi, dell’ Ufficio federale dell’agricoltura
Claudio Beretta di foodwaste.ch;
Paolo Bassetti, segretario generale della FOFT, la Federazione Orto-Frutticola Ticinese.
A Lugano, con la RSI che riferirà della mostra, sarà presente anche l'ACSI che fornirà consigli utili e distribuirà della documentazione. Per l'occasione è stato realizzato e lanciato un nuovo “ videoconsiglio ACSI” dedicato proprio al tema dello spreco alimentare; è visibile sui canali ufficiali dell’associazione su internet e facebook
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https://www.rsi.ch/s/703646