Letteratura

La voce di Kara-Murza dal carcere russo

Intervista inedita al Premio Pulitzer 2024

  • 8 maggio, 09:40
  • 8 maggio, 11:04
Vladimir Kara-Murza

Vladimir Kara-Murza

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Di: RED.

Vladimir Kara-Murza, importante sostenitore dei diritti umani in Russia e critico del Cremlino, ha vinto il Premio Pulitzer per i commenti scritti dalla sua cella di prigione.

Kara-Murza sta scontando una condanna a 25 anni di carcere per aver criticato pubblicamente la guerra di Mosca in Ucraina. La sentenza è stata ampiamente condannata dalla comunità internazionale come draconiana. Secondo l’annuncio del Pulitzer di lunedì, Kara-Murza ha ricevuto il premio per le sue “appassionate rubriche” come collaboratore del Washington Post dalla prigione in Russia “con grande rischio personale”. I suoi scritti “mettono in guardia dalle conseguenze del dissenso nella Russia di Vladimir Putin e insistono su un futuro democratico per il suo Paese”, si legge.

Kara-Murza era stato inizialmente arrestato nell’aprile del 2022, poche ore dopo un’intervista alla CNN in cui aveva criticato il “regime di assassini” del presidente russo. Critico nei confronti del Cremlino, Kara-Murza è stato processato per reati penali che includono il tradimento, la diffusione di notizie false sull’esercito russo e l’agevolazione delle attività di un’organizzazione indesiderabile. Kara-Murza è da tempo critico nei confronti di Putin ed è sopravvissuto a due avvelenamenti.

La rubrica radiofonica Laser propone un’intervista esclusiva realizzata da Sabrina Pisu nel giugno del 2021 a Vladimir Kara-Murza in collegamento telefonico da Mosca, dove il giornalista e attivista russo aveva deciso di restare nonostante una minaccia chiara per la sua vita e la sua libertà, lontano dalla sua famiglia. La linea telefonica cade spesso: “Molte orecchie stanno ascoltando” commenta Kara-Murza che nell’intervista denuncia l’intensificazione degli atti repressivi nella Russia di Putin: una “dittatura che controlla tutte le leve del potere, l’intero sistema politico e mediatico”. E racconta la sua battaglia estrema, che è la sua ragione di vita, “per una Russia libera, democratica, europea”.

Vladimir Kara-Murza

Laser 08.05.2024, 09:00

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