In agricoltura il ricorso ai pesticidi è molto comune: sono sostanze che permettono di mantenere la salute della pianta in modo immediato, proteggendola da malattie, infestazioni e parassiti.
Dato il loro largo impiego, si sentono spesso opinioni e preoccupazioni riguardo i possibili residui che queste sostanze lasciano su frutta, verdura e altri prodotti alimentari che mangiamo, con i loro potenziali rischi per la salute.
Il termine “pesticidi” si utilizza come sinonimo di prodotti fitosanitari, ma in realtà comprende sostanze utilizzate non soltanto sulle piante. I fitosanitari sono una sottocategoria specifica per proteggere le colture: comprendono erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi, fitoregolatori e repellenti.
Svizzera e Unione Europea: controlli rigidi
In realtà, proprio perché un’alta esposizione ai prodotti fitosanitari è dannosa per il nostro corpo, la loro presenza sugli alimenti che acquistiamo è costantemente monitorata tramite controlli sistematici e leggi rigide, che permettono di ridurre al minimo i rischi sulla nostra salute.
In Svizzera è l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ad occuparsi di omologare e regolamentare i prodotti fitosanitari, stabilendo limiti di sicurezza rigorosi.
Per quanto riguarda la regolamentazione dell’Unione Europea, invece, l’ente resposabile è l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), una delle più grandi e rispettate agenzie di valutazione del rischio al mondo. L’USAV si allinea con le valutazioni scientifiche dell’EFSA, che già svolge un grande lavoro di monitoraggio grazie ai suoi programmi di controllo.

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RSI Il mondo là fuori 23.05.2025, 15:30
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I limiti sono fissati con un ampio margine di sicurezza
L’USAV si appoggia all’EFSA anche per quanto riguarda i Limiti Massimi di Residui (LMR), ovvero la concentrazione massima di un determinato fitosanitario che un prodotto alimentare può avere; sono valori fondamentali per determinare se un prodotto alimentare è commerciabile o no.
È importante notare che i LMR sono fissati con un enorme margine di sicurezza, a livelli molto inferiori rispetto alla soglia che sarebbe effettivamente pericolosa dal punto di vista tossicologico. Quindi, anche se i valori di pesticidi superano i LMR, non significa necessariamente che ci sia un rischio per la salute. Sono dei valori legali e commerciali, non una soglia di pericolo (indicata invece con DGA – Dose Giornaliera Ammissibile).
Un esempio concreto - Il glifosato sulle Lenticchie
DGA del glifosato: 0,5 mg per kg di peso corporeo al giorno.
LMR del glifosato sulle lenticchie: 10 mg per kg di lenticchie.
Per raggiungere la dose giornaliera ammissibile di glifosato, bisognerebbe mangiare 3,5 chilogrammi di lenticchie secche (che diventano quasi 10 kg cotte) in un solo giorno, ogni giorno della propria vita.
Analisi sistematiche sui prodotti
In Svizzera
Ogni anno l’USAV pubblica un rapporto con i risultati delle loro analisi su prodotti alimentari già in commercio, fornendo una fotografia sull’attuale situazione. L’ultimo, pubblicato nel 2022, ha analizzato 409 campioni di frutta, verdura, cereali e oli vegetali di produzione convenzionale svizzera.
Soltanto cinque di questi campioni, ovvero l’1,2% del totale, hanno superato il Limite Massimo di Residui consentito dalla legge, e solo 2 sono stati giudicati “non conformi” (una zucchina e una lattuga) e per questo, il loro lotto di produzione è stato ritirato dal commercio. Per gli altri tre il superamento rientrava nel margine di tolleranza delle analisi, e in nessuno dei cinque casi è stato segnalato un rischio per la salute dei consumatori.
Il rapporto parla anche dell’”effetto cocktail” (o effetto cumulativo), ovvero il potenziale rischio per la salute che si presenta quando si accumulano più residui di pesticidi sullo stesso prodotto. Anche in questo caso, non sono stati identificati rischi per la salute.
Si è notato inoltre che la frutta è molto più esposta ai pesticidi rispetto alla verdura: quasi tutti i campioni di frutta analizzati (mele, pere, ciliegie, albicocche, fragole), contenevano residui, spesso multipli (ma in quantità inferiori ai LMR).
In Unione Europea
Anche per quanto riguarda i prodotti importati in Svizzera ci sono controlli rigorosi. Nel 2024 l’EFSA ha pubblicato un rapporto che analizza i dati del 2022, monitorando 11.727 campioni, e concludendo che l’1,6% (ovvero 192 campioni) conteneva residui superiori ai limiti consentiti (LMR), di cui solo lo 0.9% è stato valutato non conforme. Per i campioni provenienti da paesi terzi (non-UE) si è notato un maggiore tasso di superamento degli LMR.
Ecco alcune combinazioni di sostanze attive che hanno mostrato i tassi più elevati di superamento degli LMR e per le quali l’EFSA raccomanda maggiore attenzione.
- Composti del rame in grano saraceno, pseudo-cereali, fegato di bovini e ovini.
- Ossido di etilene in curcuma, peperoncino, pepe nero e fagioli, principalmente provenienti dall’India.
- Clordecone nel grasso bovino e nelle radici di manioca, provenienti dai territori d’oltremare francesi
Un consiglio finale
Questi controlli e legge severe ci permettono di avere una solida rete di sicurezza. Per ridurre ancora di più l’esposizione ad eventuali tracce di residui, è importante lavare bene la frutta e la verdura, un gesto utile non solo contro i pesticidi, ma anche per eliminare sporcizia e batteri.

Boom di finanziamenti per ridurre i pesticidi
Modem 15.05.2024, 08:30
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Fonti
Prodotti fitosanitari - BLV
Residui di pesticidi negli alimenti: rese note le ultime cifre
European Food Safety Authority (EFSA). (2024). The 2022 European Union report on pesticide residues in food. EFSA Journal, 22(3), 8753
Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). (2023). Rapporto sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti in Svizzera 2022.



