Analisi

“La tecnologia dà il vantaggio agli aggressori”

Il ruolo della transizione digitale nell’ascesa degli autocrati e dei magnati della tecnologia sotto la lente dello scrittore e politologo Giuliano da Empoli

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Secondo l'italo-svizzero, la società si trova “in uno stato di ipnosi”

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Di: Pietro Bugnon, Julie Marty (RTS)/sf 

Il mondo attuale è caratterizzato da un “premio all’aggressione” dove “i predatori” sfidano le regole in vigore, a costi molto bassi. Questa è la visione di Giuliano da Empoli, scrittore, saggista e politologo italo-svizzero, espressa ai microfoni della RTS. “Sul piano militare, droni da 500 dollari distruggono equipaggiamenti che costano decine di milioni”, osserva, e ci sono attacchi informatici e campagne digitali di aggressione o disinformazione che “non costano nulla”, ma contro cui è “molto difficile, se non impossibile” difendersi.

Secondo lui, figure come Donald Trump incarnano questa dinamica dell’aggressione, distruggendo “regole e tabù uno dopo l’altro” e cambiando posizione da un giorno all’altro. “Ieri lanciava il suo piano di pace per Gaza, domani potrebbe andare nella direzione opposta, e politicamente non gli costerebbe nulla” afferma.

L’intervista a Giuliano da Empoli (La Matinale, RTS, 30.09.2025)

Società ipnotizzata e disorientata

Secondo lo scrittore, la società si trova “in uno stato di ipnosi” di fronte a questi comportamenti e fa “molta fatica a capire cosa stia succedendo”. È quindi “la preda, il ratto da laboratorio” di questo mondo di predatori.

Giuliano da Empoli spiega inoltre che le persone “non hanno il tempo di rendersi conto” di questo stato del mondo. È così, secondo lui, che il presidente statunitense riesce a convincere, anche se le sue azioni producono solo risultati modesti (...), o addirittura dei “contro-effetti”. I suoi elettori “sono prigionieri del suo sistema”, osserva.

Questa rapidità è una forza per i predatori, secondo l’italo-svizzero. Conferisce una dimensione mistica: “Le persone hanno l’impressione che nulla accada, che tutto sia bloccato, e il predatore propone quasi una forma di miracolo” dicendo che “infrangerà le regole, le leggi e produrrà un risultato concreto sulla realtà. Quasi come Dio” spiega.

Transizione digitale e appello alla contestazione

Per il politologo, tutto ciò è dovuto alla transizione verso il digitale, che fa passare la società “da una sfera con regole e codici (...) a una ‘Somalia digitale’”. Ovvero “uno Stato fallito, senza regole, dove le leggi sono dettate da signori della guerra, nulla è garantito e vige la legge del più forte”.

Giuliano da Empoli lancia un appello alla presa di coscienza e a risposte adeguate per contrastare questa tendenza, poiché le democrazie liberali e i nostri sistemi di vita e di decisione pubblica sono in pericolo. “Penso che servirebbe un po’ più di coraggio di fronte all’offensiva di Trump. Ci sono sacrifici da fare, ma abbiamo i mezzi per opporci a tutto questo” conclude.

09:26

Il dibattito ai tempi di Trump

Prima Ora 30.09.2025, 18:00

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