Ogni anno, è la stessa storia: dopo alcune settimane di dolce far niente o di svago all’estero, si rientra dalle vacanze estive freschi come una rosa.. Tuttavia, fin dalle prime riunioni, il cervello cede.
La causa: i viaggi, il jet lag e le differenze climatiche che sollecitano eccessivamente il nostro organismo. Il nostro orologio biologico, che scandisce il ritmo del nostro corpo, viene sconvolto. Quest’ultimo, chiamato anche orologio biologico, influenza “il nostro ritmo cardiaco, la nostra temperatura” e “persino la secrezione ormonale”, spiega Jean-Marc Sène, medico dello sport e commentatore su TF1.
Spossati dopo le vacanze (La Matinale, RTS, 11.08.2025)
Questo “direttore d’orchestra”, che si sincronizza con il ciclo del sole, non ama affatto i cambiamenti bruschi. “Non è quindi sorprendente che compaia della fatica, è la conseguenza di questa perturbazione”, sottolinea il dottore.
In Svizzera, secondo uno studio del Centro di cronobiologia di Basilea, sarebbero necessari in media da 8 a 10 giorni affinché l’organismo si adatti a un nuovo ritmo.
I genitori in prima linea
I genitori di bambini piccoli sono più sensibili di altri a questi scompensi. Secondo un’indagine dell’Ufficio federale di statistica (UST), il 60% di loro dichiara di sentirsi più stanco alla fine dell’estate rispetto a prima di partire.
Ma non si tratta solo di carico familiare. Secondo Françoise Cornette, psicologa presso il Centro del sonno del CHUV, la personalità gioca un ruolo chiave. Le persone che soffrono di “ansia da prestazione” o che si mettono sotto pressione saranno, prevedibilmente, più colpite rispetto a chi ha un atteggiamento più rilassato nei confronti del lavoro.
Come affrontare la situazione?
Gli psicologi raccomandano di cambiare lo stato d’animo e di non sovraccaricare l’agenda al momento del rientro. Volendo essere subito “molto funzionali e riuscire perfettamente al rientro, ci si brucia fin da subito” avverte Lucie Regamey, psicoterapeuta presso il Centro del sonno del CHUV.
Un altro consiglio: continuare le attività che ci fanno stare bene e non lasciare che il lavoro cancelli tutti i benefici delle vacanze. Infatti, “ciò che sarà determinante è il contrasto tra il nostro stile di vita professionale e quello che adottiamo durante le vacanze” sottolinea ancora Françoise Cornette.
Anche lo stile di vita gioca un ruolo cruciale. Bisognerebbe evitare gli schermi la sera, mangiare in modo più equilibrato e, se possibile, fare un po’ di esercizio fisico. Tuttavia, se la stanchezza dura più di un mese, è necessario consultare uno specialista.
Nuove regole per i turisti in Europa - Rete Uno, 13.08.2025, 16.45
RSI Info 14.08.2025, 11:11
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