Sugli ospedali ci sono due versioni contapposte, quella degli iniziativisti e quella del Consiglio di Stato.
Cosa chiede l'iniziativa?
L’iniziativa popolare legislativa generica denominata "Giù le mani dagli ospedali!" chiede di mantenere l’elenco degli ospedali gestiti dall’EOC previsto dalla legge attuale, che comprende anche l’ospedale di Vallemaggia. Chiede inoltre di garantire - nei quattro ospedali regionali di Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio - i reparti di medicina interna, chirurgia, pediatria, ginecologia, ostetricia e terapia intensiva e le prestazioni di Emergenza e Pronto Soccorso con apertura 24 ore al giorno e 7 giorni su 7.
Le argomentazioni del comitato d’iniziativa
La pianificazione ospedaliera approvata dal Gran Consiglio, secondo gli iniziativisti, attacca pesantemente gli ospedali pubblici. Infatti propone la privatizzazione di reparti e strutture ossia: la trasformazione degli ospedali pubblici in SA con la partecipazione 50/50 tra pubblico e privato, come nel caso dell’ospedale la Carità di Locarno in fusione con la clinica Santa Chiara o come la creazione del centro donna-madre-bambino a Sorengo con il gruppo Genolier; il taglio nell’offerta ospedaliera a Faido e ad Acquarossa, tramite la chiusura dei Pronto Soccorso e lo smantellamento del settore acuto. L’iniziativa popolare “Giù le mani dagli ospedali!” vuole impedire tutto questo.
Le argomentazioni di Governo e Parlamento
La Pianificazione ospedaliera approvata dal Gran Consiglio, secondo il Governo, assicura già le discipline previste dall’iniziativa negli ospedali regionali dell’EOC. Negli ospedali di Acquarossa e Faido l’EOC garantisce inoltre anche in futuro i servizi ambulatoriali richiesti dall’iniziativa. L’iniziativa è quindi da questo profilo "perlomeno inutile". Per queste ragioni, Governo e Parlamento raccomandano di votare "no".
redMM