Il Governo spagnolo intende stringere ulteriormente la cinghia e ha aumentato a 102, dai 65 annunciati in luglio, i miliardi di euro che il paese dovrà risparmiare entro la fine del 2014. Il taglio delle spese corrisponde a un decimo del PIL di Madrid.
Nel calcolo sono inclusi anche 35 miliardi di maggiori entrate, derivanti dall'aumento dell'IVA già annunciato per il 1° settembre, oltre a tagli nella funzione pubblica, nella sanità, nell'educazione e ai budget delle regioni.
La Commissione europea approva
L'adozione, da parte di Madrid, del piano dei conti pubblici per il 2013 e 2014 è stata apprezzata dalla Commissione europea, la quale si attende che la Spagna "rispetti pienamente" gli obiettivi del taglio del deficit dal 6,3% di quest'anno al 4,5% nel 2013 e 2,8 fra due anni. Le misure saranno esaminate nel dettaglio da Bruxelles come previsto.