Il Consiglio di sorveglianza di Fiat Chrysler Automobile (FCA) ha approvato nella notte l'accordo di fusione – compartecipata al 50% – del valore di 50 miliardi di franchi, qualche ora dopo che l'organo di controllo di PSA (Peugeot, Opel, DS e Citroën) aveva a sua volta accolto l'intesa con l'azienda italo-americana.
Entrambi i gruppi automobilistici avevano reso noto a fine ottobre un progetto di fusione che dovrebbe dare vita al quarto costruttore mondiale a quattro ruote. Quest’operazione s’iscrive in un contesto di profonda ristrutturazione del settore dell’auto su scala globale, legata soprattutto a un rallentamento della richiesta da parte dei consumatori e alle nuove sfide ambientali.
L'amministratore delegato di FCA, Mike Manley, ha dichiarato che si tratta dell'unione “di due società con marchi incredibili e persone appassionate e competenti. Entrambe hanno affrontato momenti di estrema difficoltà e ne sono uscite ancora più agili, intelligenti e formidabili”. Dal canto suo, il numero 1 di PSA Carlos Tavares ha commentato il raggiungimento dell'accordo sottolineando che si tratta "di un momento storico" e insistendo sull'importanta di tale decisione: "Ora andiamo avanti con umiltà passione ed entusiasmo" per affrontare le sfide del futuro.
La cinese Dongfeng, che detiene attualmente il 12,2% del capitale di PSA, ridurrà la sua quota all’interno del gruppo francese al 4,5% della futura struttura formata dai due colossi dell’auto europei, con oltre 400'000 dipendenti e oltre otto milioni e mezzo di autoveicoli ogni anno.
Notevoli dividendi per gli azionisti
Prima del closing, FCA distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di circa 6 miliardi di franchi mentre PSA distribuirà la quota del 46% detenuta nella società di componentistica Faurecia. Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione avrà, stando al comunicato congiunto, "team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile". Insieme le due società avranno "una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l'innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all'avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa".