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“Abbiamo perso tutto”, la voce di chi attende la pace a Gaza

Tra gli sfollati, cresce la pressione per dire basta al conflitto - L’attesa per la risposta di Hamas al piano di pace di Trump accettato da Israele

  • 2 ore fa
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Persone a Gaza
  • Keystone
Di: SEIDISERA-Manjula Bhatia/AC 

Sono ore intense nella Striscia di Gaza, dove l’attesa si fa sentire. Lunedì, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato il piano di pace per Gaza elaborato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Perché l’accordo possa concretizzarsi, si attende ora la risposta di Hamas, che potrebbe arrivare a breve.

Quali sono i sentimenti della popolazione palestinese? E come è stata accolta la notizia a Gaza?

Sami Abu Omar, coordinatore del Centro italiano di scambio culturale VIK, si trova attualmente nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia, lungo la costa, in un campo di sfollati. Ai microfoni di SEIDISERA, confessa che la fiducia nei confronti di Donald Trump è piuttosto debole: “Non è la prima volta che dice di voler mettere fine a questo genocidio”.

Una sfiducia comprensibile, considerando che uno dei primi progetti del presidente statunitense prevedeva lo spostamento forzato dei palestinesi dalla Striscia, con l’obiettivo di trasformarla in una sorta di Riviera del Medio Oriente.

Quindi, se è vero che l’ultima parola spetta ad Hamas, cosa si aspettano le persone comuni? Secondo Sami Abu Omar, la popolazione vuole fare pressione sul movimento islamista affinché accetti l’accordo. Anche lui si augura una svolta: “Personalmente spero che accetti, perché non ce la facciamo più a vivere questa vita. Abbiamo perso tutto”.

03:11

Piano di pace USA, quali gli umori a Gaza?

SEIDISERA 30.09.2025, 18:00

  • Keystone
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