“La relazione tra Stati Uniti e Israele è molto forte. Continua ad essere forte”, ha dichiarato Marco Rubio ai giornalisti presenti allo scalo di Tel Aviv. “Il presidente vuole che questo conflitto finisca e vuole che tutti gli ostaggi siano liberati. Tutti e 48, vivi e defunti. Ovviamente siamo preoccupati per gli eventi della scorsa settimana, il presidente Trump non era contento, ma dobbiamo capire che impatto avrà sugli sforzi di pace, perché questa è la priorità”, ha affermato segretario di Stato americano.
Nel frattempo il Qatar avrebbe già rassicurato gli Stati Uniti, promettendo di continuare a impegnarsi nella mediazione. “L’attacco israeliano”, ha dichiarato Rubio prima di partire, “è una reazione alla volontà di molti Paesi di riconoscere uno stato palestinese. Avevamo avvertito questi Paesi che sarebbe stato pericoloso”.
Alla fine di settembre il riconoscimento della Palestina sarà al centro dell’Assemblea generale dell’ONU a New York. Numerosi Paesi europei - guidati da Francia, Canada e Australia - sosterranno l’iniziativa. Israele è pronto a rispondere, occupando ancora più territori in Cisgiordania. Una mossa che infiammerebbe ulteriormente il clima nella regione.

Israele colpisce il Qatar
Telegiornale 09.09.2025, 20:00