Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto nella serata di ieri, in Scozia, un accordo commerciale che evita una guerra dei dazi fra le due sponde dell’Atlantico, fissando il prelievo generale sulle merci provenienti dall’Ue al 15 per cento. L’intesa raggiunta sarà però pesante da digerire per l’Europa dei 27.
Per il corrispondente della RSI a Bruxelles Andrea Ostinelli, “il maggior accordo commerciale finora raggiunto, come lo considera il presidente statunitense Donald Trump, è buono soprattutto per la sua politica protezionistica: che riesce a imporre all’Europa dei 27, il principale partner commerciale degli Stati Uniti, nonostante il suo mercato da 450 milioni di consumatori e un volume di scambi di oltre 1’500 miliardi di euro raggiunti nel 2023”.
Il maggior accordo commerciale finora raggiunto, come lo considera il presidente USA Donald Trump, è buono soprattutto per la sua politica protezionistica
Andrea Ostinelli, corrispondente RSI da Bruxelles
“La stretta di mano in serata fra Ursula von Der Leyen, presidente delle Commissione europea, e lo stesso Trump, disegna una relazione commerciale asimmetrica - a svantaggio dell’UE - con dazi generali unilaterali, sulle merci europee, pari al 15%”, prosegue Ostinelli.
“Non solo: secondo quanto annunciato dal presidente americano, l’UE s’impegna anche ad acquistare energia dagli USA per 750 miliardi di dollari - in tre anni - e ad aumentare gli investimenti di 600 miliardi di dollari. Non sono stati inoltre quantificati gli acquisti di equipaggiamenti militari dagli USA che Bruxelles si è impegnata a fare”, aggiunge Andrea Ostinelli.
Restano inoltre dazi del 50 per cento su acciaio e alluminio; ancora non è chiaro quale sarà in concreto il regime riservato al settore automobilistico.
Nonostante tutto, la presidente della Commissione saluta l’intesa: “È un’intesa importante. Molto importante. Porterà stabilità. Porterà prevedibilità. Questo è molto importante per le nostre imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico”, ha commentato Von der Leyen”.
La leader europea è “apparsa incredibilmente contenta per un accordo che ha i contorni della resa anticipata”, conclude Ostinelli.
Mancano gli accordi con Messico, Canada, Cina e Svizzera
L’accordo per scongiurare una guerra dei dazi dunque c’è, anche con l’Unione europea, e segue quelli già annunciati con Regno Unito, Giappone, Indonesia, Vietnam e Filippine. Siamo ancora lontani dai 90 accordi in 90 giorni che Donald Trump si era posto come obiettivo tre mesi fa, mancano in particolare intese con tre partner fondamentali come Messico, Canada e Cina.
Con la Cina sono previsti proprio oggi e domani incontri in Svezia, sul cui esito il presidente statunitense si è detto particolarmente fiducioso. Si è anche in attesa dell’annuncio di una eventuale intesa anche con la Svizzera.

Il commento di Ostinelli
Telegiornale 27.07.2025, 20:00