"Le luci si sono spente poco prima dell'impatto. Non mi ricordo altro": sono queste le prime parole di Ximena Suarez, l'assistente di volo sopravvissuta allo schianto, la notte fra domenica e lunedì vicino a Medellin, dell'aereo che trasportava la squadra di calcio brasiliana della Chapecoense, diretta in Colombia per disputare la finale della Coppa Sudamericana.
Il suo collega Erwin Tumiri ha raccontato di essersi salvato per aver rispettato le procedure di emergenza: "Molti si sono alzati dai loro posti in preda al panico. Io sono vivo perché mi sono messo in posizione fetale, con una valigia in mezzo alle gambe”.
Oltre ai due componenti dell'equipaggio della piccola compagnia aerea boliviana LAMIA, sono sopravvissuti anche i calciatori Alan Ruschel, Jackson Follmann, Hélio Neto e il giornalista Rafael Henzel, tutti ricoverati in gravi condizioni. Il secondo portiere Follman ha subito l'amputazione di una gamba. Le vittime, secondo il bilancio finale, sono 71.
ATS/ludoC