Mondo

Il macabro turismo del dolore intorno a Gaza

Sono diversi i tour offerti per osservare i luoghi del 7 ottobre come il NOVA festival, ma anche e soprattutto per vedere dal vivo i bombardamenti sulla Striscia da un “belvedere” sopra Sderot

  • Oggi, 05:41
  • Oggi, 07:58
Sderot.png

Offerte di tour per osservare da vicino i luoghi del 7 ottobre e assistere ai bombardamenti sulla Striscia

  • tripadvisor.com
Di: Dario Lanfranconi 

Gli occhi appoggiati su un binocolo, lo sguardo che da una collina osserva un’esplosione in lontananza tra le macerie e il fumo che sale: “Vedo la distruzione totale”. Non si tratta di una simulazione virtuale o di un videogioco, ma della nuova frontiera del turismo di guerra in Israele e le parole – pronunciate con un sorriso – sono proprio di un turista. La collina è invece quella sopra Sderot, città che rientra nella cosiddetta Gaza envelope, ovvero una fascia di sette chilometri di territorio israeliano a ridosso del confine con la Striscia di Gaza. Da una parte la sofferenza, dall’altra il turismo.

A far emergere il fenomeno in crescita è stato un reportage di gennaio del canale spagnolo Cuatro, che ha provocato reazioni indignate un po’ ovunque. Ma le “gite turistiche” proseguono, di offerte operative se ne trovano tuttora già almeno quattro solo sul sito internazionale di recensioni Tripadvisor. Hanno nomi suggestivi come “Tour del patrimonio e dell’eroismo al confine di Gaza” o “Tour del confine di Gaza a Sderot e Nova Music Festival”. E di offerte simili se ne trovano anche al di fuori di Tripadvisor, su siti di operatori turistici come ad esempio Abraham tours. I prezzi variano tra i 150 e gli 800 franchi, a dipendenza delle presenze e del programma.

Abrahams tour.png

Una delle offerte dell'operatore turistico israeliano Abrahams tour

  • abrahamtours.com

La giornata prevede infatti diverse attività, tra cui incontri con le comunità locali, con i soldati, preghiere, ma anche propositi come “promuovere la comprensione reciproca attraverso narrazioni autentiche”. Uno dei punti forti è però proprio il “belvedere” panoramico dal quale osservare quel che resta del nord della Striscia di Gaza e addirittura i bombardamenti in diretta.

Eppure, a giudicare dalle interviste raccolte sul posto dalla giornalista spagnola Lara Escudero, la comprensione reciproca non sembra in cima alla lista dei pensieri dei turisti presenti: “È logico che qualcuno sia felice di vederlo da qui. Dopo quello che ci hanno fatto, questa è la nostra risposta. È quello che si meritano”, spiega ad esempio un giovane ebreo che frequenta il belvedere, anche con gli amici. “Non abbiamo scelta, dobbiamo combattere. Non sono esseri umani. Sono mostri. Dobbiamo distruggerli. O loro o noi” gli fa eco un uomo anziano.

25:58

L’ultimo giorno di Gaza 

Alphaville 09.05.2025, 12:35

  • keystone
  • Cristina Artoni

Non sono solo israeliani a prendere parte a questi tour, c’è anche ad esempio una turista statunitense venuta per vedere con i propri occhi e capire così “più profondamente la storia”. Alcune gite offrono poi anche la visita all’area in cui si è svolto il NOVA festival, attaccato durante l’operazione di Hamas del 7 ottobre 2023 e ora trasformato in un’area commemorativa, e il turismo del dolore permette anche di dormire nei kibbutz presi di mira dal movimento islamista.

Gaza 800.png

Un'altra delle tante offerte turistiche nella Gaza Envelope

  • beinharimtours.com

Il tutto avviene mentre a Gaza le bombe israeliane continuano a cadere incessantemente: in oltre un anno e mezzo di conflitto hanno perso la vita oltre 53’000 persone, in buona parte donne e bambini, e ne sono rimaste ferite 120’000, secondo le cifre fornite dalle autorità sanitarie palestinesi, mai contestate concretamente da Israele. E la situazione è in continuo peggioramento dallo scorso 18 marzo, quando Tel Aviv ha deciso di violare unilateralmente la fragile tregua che era in vigore: “Nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l’operazione e sconfiggere Hamas” ha detto solo due giorni fa il premier israeliano, che punta ormai apertamente ad allontanare la popolazione palestinese dalla loro terra nella Striscia, dove da oltre 70 giorni Israele non permette più l’ingresso di aiuti umanitari.

Turismo anche al confine siriano

Il turismo bellico israeliano, se così vogliamo definirlo, non si limita però a Gaza: il reportage spagnolo tocca infatti anche un altro confine, quello con la Siria. Sulle alture del Golan, in parte annesse da Israele, l’esercito con la stella di David è presente con le sue basi, in violazione del diritto internazionale. Qui i turisti israeliani vengono soprattutto a sostenere i propri soldati, ad osservare le manovre militari e a offrire doni e incoraggiamento. 

Golan.png

Uno dei tour offerti sulle alture del Golan

  • tripadvisor.com
01:45

Gaza, bombe su ospedali e campi profughi

Telegiornale 14.05.2025, 20:00

I nostri approfondimenti e reportage:

12:19

Gaza, la fragile tregua

Falò 04.02.2025, 21:20

21:03

L'inferno di Gaza

Falò 15.04.2025, 20:45

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare