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Kiev: "I russi sono pronti a invadere”

Lo ha detto il presidente ucraino Turcinov, riferendosi a forze di Mosca dislocate vicino alle frontiere orientali del suo paese; A Donetsk un morto negli scontri fra dimostranti

  • 14.03.2014, 00:39
  • 06.06.2023, 14:30
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Donetsk: scontri fra opposittori e sostenitori dell'intervento russo in Ucraina

  • KEYSTONE

Il presidente ad interim ucraino, Oleksander Turcinov, ha affermato giovedì in un intervento televisivo che forze russe sarebbero concentrate alle frontiere orientali del paese e si terrebbero “pronte all’invasione”.

Allo stesso tempo ritiene che le iniziative internazionali potrebbero mettere fine “all’aggressione” del Cremlino e scongiurare il rischio di una guerra.

A questo proposito sul fronte diplomatico è iniziato giovedì sera il Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla situazione nell’ex repubblica sovietica.

"Ancora una chance"

Durante questi colloqui, il premier ucraino Arseni Iatseniuk ha detto che “c’è ancora una possibilità” di risolvere il conflitto pacificamente, domandando a Mosca di ritirare le sue truppe dalla Crimea e cominciare i negoziati.

Gli ha risposto direttamente l’ambasciatore russo all’ONU Vitali Churkin che ha detto che "la Russia non vuole la guerra" e ha poi accusato Europa e Stati Uniti di aver provocato la crisi incitando gli ucraini a rovesciare il Governo legittimo.

Qualche ora prima, il Cremlino aveva espresso il suo sostegno all’invio di una missione di osservazione dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa (presieduta quest’anno dalla Svizzera) in Ucraina e in Crimea.

Scontri a Donetsk, un morto

Sempre nell'est del paese, a Donetsk, un sostenitore dell'unità ucraina è stato ucciso e molte altre persone sono rimaste ferite durante gli scontri che hanno contrapposto manifestanti filorussi e i loro oppositori. Lo ha reso noto l'ufficio locale del Ministero della sanità di Kiev.

Non sono chiare le dinamiche della morte, avvenuta dopo lo sfondamento di un cordone di polizia da parte di due schiere di dimostranti. Secondo le prime conclusioni dei medici sarebbe stato pugnalato.

E' il primo decesso nelle recenti violenze nell'ex repubblica sovietica che avviene al di fuori della capitale.

ats/reuters/ZZ

Interviene anche Strasburgo

La Corte europea dei diritti umani ha accettato il ricorso d’urgenza presentato giovedì da Kiev contro Mosca e che impone di non procedere a nessuna azione che possa mettere in pericolo i civili nell’ex repubblica sovietica. Strasburgo ha preso questa decisione poiché “la situazione attuale crea dei rischi di violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo” ed ha poi lanciato un appello (sia alla Russia che all’Ucraina) affinché il testo venga pienamente rispettato.

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