Mondo

Macron nomina nuovamente Lecornu come primo ministro francese

Il premier aveva dato le sue dimissioni lunedì - “Accetto, per dovere, la missione affidatami”

  • Ieri, 22:18
  • 2 ore fa
681395910_highres.jpg

Sébastien Lecornu

  • Keystone
Di: Agenzie/FCi 

Emmanuel Macron ha riconfermato Sébastien Lecornu come primo ministro francese questo venerdì sera, quattro giorni dopo che quest’ultimo si era dimesso. Il comunicato dell’Eliseo è giunto senza ulteriori dettagli dopo lunghe trattative. Lecornu è quindi incaricato di formare un nuovo Governo.

“Accetto, per dovere, la missione affidatami dal presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di un bilancio entro la fine dell’anno e di affrontare i problemi quotidiani dei nostri connazionali”. Lo scrive in un messaggio sul social X Lecornu. “Farò di tutto per riuscire in questa missione: dobbiamo porre fine a questa crisi politica, che sta esasperando il popolo francese, e a questa instabilità, che è dannosa per l’immagine della Francia e per i suoi interessi”.

L’entourage del presidente Macron indica che il presidente ha dato “carta bianca al primo ministro”. Questo per quanta riguarda le “negoziazioni” con i partiti politici e le “proposte di nomina”, ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP una persona vicina al capo di Stato.

L’ira dei partiti

Questa riconferma ha suscitato le ire dei partiti fino al campo macronista. La sinistra radicale (France Insoumise), l’estrema destra (Rassemblement national) e il Partito comunista hanno immediatamente promesso di sfiduciare il prossimo Governo.

“Il Governo Lecornu 2, nominato da Emmanuel Macron, più che mai isolato e scollegato all’Eliseo, è una brutta barzelletta, una vergogna democratica e un’umiliazione per i francesi”, ha scritto su X il leader del Rassemblent National, Jordan Bardella. Il partito di estrema destra “censurerà immediatamente questa squadra senza futuro, la cui unica ragione d’essere è la paura dello scioglimento (dell’Assemblea Nazionale, ndr), cioè del popolo”.

Il Partito socialista, ha dal canto suo indicato di non avere “assolutamente alcun accordo” con Sébastien Lecornu sulla non censura e non ha “alcuna assicurazione o garanzia” sulle sue richieste, che includono la sospensione della riforma delle pensioni approvata nel 2023 dalla maggioranza presidenziale, ha dichiarato all’AFP il segretario generale del partito Pierre Jouvet.

01:57

Francia, Lecornu tenta di rassicurare Paese e mercati

Telegiornale 08.10.2025, 12:30

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare