INTERVISTA

Mohammed Nazzal: “A Gaza per ora non disarmiamo”

Per il membro dell’ufficio politico di Hamas il gruppo è pronto a un cessate il fuoco di 5 anni a condizione che ai palestinesi vengano dati “orizzonti e speranza” per la creazione di uno Stato

  • 18 ottobre, 12:34
  • 18 ottobre, 20:47
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Il membro del politburo di Hamas Mohammad Nazzal mentre parla con i media

  • AP Photo/Amr Nabil
Di: ATS/ANSA/Reuters/joe.p. 

Hamas intende mantenere il controllo della sicurezza a Gaza per un periodo ad interim, e non può per ora impegnarsi a disarmarsi: lo ha dichiarato in un’intervista pubblicata sul sito dell’agenzia Reuters il dirigente di Hamas Mohammed Nazzal.

Posizioni che, secondo Reuters, “riflettono le difficoltà che gli Stati Uniti devono affrontare per porre fine alla guerra” e mostrano “i principali nodi che ostacolano gli sforzi per consolidare la fine definitiva”.

Membro del politburo di Hamas, intervistato a Doha, Qatar, dove i dirigenti del movimento armato palestinese risiedono, Nazzal ha affermato che il gruppo è pronto a un cessate il fuoco fino a 5 anni per ricostruire la devastata Gaza, con garanzie per ciò che accadrà in seguito, a condizione che ai palestinesi vengano dati “orizzonti e speranza” per la creazione di uno Stato.

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Mohammad Nazzal durante l'intervista rilasciata alla Reuters

  • Reuters

Alla domanda se Hamas intenda rinunciare alle armi, Nazzal ha dichiarato: “Non posso rispondere con un sì o un no. Francamente, dipende dalla natura del progetto. Il progetto di disarmo di cui parla, cosa significa? A chi verranno consegnate le armi?”. Ha aggiunto che le questioni da discutere nella prossima fase dei negoziati, compresa quella delle armi, riguardano non solo Hamas, ma anche altri gruppi armati palestinesi, e richiederebbero ai palestinesi di raggiungere una posizione più ampia.

Disarmo? Non posso rispondere con un sì o un no. Francamente, dipende dalla natura del progetto. Il progetto di disarmo di cui parla, cosa significa? A chi verranno consegnate le armi?

Mohammed Nazzal, Membro del politburo di Hamas

Hamas ha accettato il 4 ottobre di rilasciare gli ostaggi e di affidare la gestione a un comitato di tecnici, ma ha affermato che “altre questioni dovevano essere affrontate in un quadro palestinese più ampio”. Nazzal ha quindi difeso le esecuzioni documentate nei giorni scorsi compiute da Hamas nella Striscia di Gaza. Ci sono sempre state “misure eccezionali” durante la guerra e le persone giustiziate erano criminali “colpevoli di omicidio”, ha affermato.

Ostaggi, solo un problema di reperimento

Per il membro del politburo di Hamas Mohammed Nazzal il gruppo non ha alcun interesse a trattenere i corpi rimanenti degli ostaggi israeliani deceduti, confermando che esistono problemi di reperimento e aggiungendo che attori internazionali come la Turchia o gli Stati Uniti avrebbero contribuito alle ricerche, se necessario.

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