Mosca non accetta le truppe della NATO e non fa concessioni sui territori. Sulle reazioni del Cremlino al vertice di Berlino sul piano di pace, il Radiogiornale ha sentito la collaboratrice per la Russia e inviata di Repubblica Rosalba Castelletti.
“La Russia - spiega Castelletti - non rinuncerà a quelli che chiama nuovi territori. E ha menzionato specificatamente, oltre alla Crimea, le regioni di Lugansk, Donetsk, Zaporizhia e Kherson, che non controlla nella loro interezza”.
“La seconda linea rossa - prosegue Rosalba Castelletti - è il dispiegamento di truppe occidentali su territorio ucraino, che però Kiev considera una garanzia per la sua sicurezza in uno scenario post-bellico. Come ha sintetizzato bene Fyodor Lukyanov, politologo che detta le linee di politica estera del Cremlino, Trump potrà pure dire di avere trovato il consenso sul 90% dei punti, ma quello che conta per entrambe le parti è il restante 10%”.
“Il quotidiano filo governativo Moskovskij Komsomolets ha invitato tutti a essere realisti, dicendo che non ci sarà alcun accordo di pace a breve. Ma Mosca, ovviamente ha già pronto il capro espiatorio dell’eventuale fallimento dei negoziati. Sarebbe a dire l’Europa che continua a proporre piani alternativi a quello presentato da Putin a Trump, ad Anchorage in Alaska, e da cui la Russia non si schioda”.










