“L’aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l’aeroporto principale di Sana’a, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso”. Così un portavoce delle forze armate israeliane (IDF), sottolineando che il bombardamento di martedì “è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell’organizzazione terroristica contro l’aeroporto Ben Gurion” di domenica scorsa. Secondo il portavoce, lo scalo viene utilizzato dai ribelli filoiraniani Houthi per il trasferimento di armi e miliziani ed è regolarmente utilizzato a fini terroristici. L’ultimo attacco di Israele allo scalo era stato compiuto nel dicembre 2024.

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Nel frattempo Sky News arabic riferisce che tutti gli aerei civili e il terminal dell’aeroporto di Sana’a sono stati distrutti nel corso dei raid israeliani. Secondo la tv saudita al-Arabiya le strade che conducono alla zona dello scalo sono state chiuse e l’accesso all’intero complesso è ora vietato.
Sui social, intanto, stanno comparendo le immagini delle esplosioni nella zona dell’aeroporto, controllato dagli Houthi, gruppo filoiraniano. Anche la centrale elettrica di Dhahban e la fabbrica di cemento Amran sarebbero state colpite dai cacciabombardieri.

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