“Non dimenticarti da dove vieni”. È questo il mantra di Noell Maggini, classe 1994, uno degli stilisti emergenti nel panorama della moda italiana. Con le sue collezioni ha conquistato le passerelle di Pitti a Firenze e da poco ha aperto il suo atelier a Prato. Ma il successo non gli ha fatto scordare le sue origini: “Sono nato e cresciuto in una famiglia di giostrai sinti - racconta mentre disegna un tubino nel suo studio - per molti mesi l’anno giravamo per tutta Italia cambiando città ogni settimana. Vivevo sentimenti ambivalenti: a volte ero il ragazzino "figo" perché avevamo le giostre, altre volte ero lo "zingaro sporco". Fin da piccolo Noell si appassiona alla moda: “Sognavo di disegnare vestiti per grandi serate e quando poi ho avuto la possibilità di realizzare l’abito che avevo sognato, ho provato un’emozione unica”.
Noell inizia a frequentare la scuola di taglio e cucito Oltremari Loretta e si distingue subito per il suo talento. Le sue collezioni iniziano a girare in tutta Italia arrivando sulla prestigiosa passerella di Pitti. Nel frattempo però in Italia il clima nei confronti del popolo rom e sinti diventa sempre più difficile: “Abbiamo vissuto dei momenti davvero duri, soprattutto con l’ultimo governo che voleva ‘ruspare’ tutto - racconta lo stilista - ho avuto paura per il nostro popolo e mi son detto che non potevo stare a guardare ma dovevo schierarmi e prendere una posizione”. Decide così di impegnarsi nel movimento del popolo rom e sinti Kethanè che da anni lotta per la difesa dei diritti delle minoranze.
Ma il suo impegno non si limita a questo: Noell declina i suoi ideali nelle sue creazioni. Nasce così la collezione #NMGipsy che richiama direttamente i motivi e le influenze della cultura sinti: “Ho sentito l’urgenza di farlo in questo momento storico perché mentre tutti parlavano male di noi, io esalto i valori della nostra cultura facendo una collezione e presentandola da Pitti".