L’inserimento di un bambino affetto da sindrome di Down in una classe speciale, contro il parere dei genitori, è stato ammesso dal Tribunale federale, che venerdì nel corso di un’udienza pubblica ha respinto il ricorso della famiglia. Le autorità sangallesi, secondo Mon Repos, hanno rispettato il principio della parità di trattamento e tenuto conto di tutti gli elementi del caso.

Integrazione dei bambini in classi comuni
SEIDISERA 29.09.2023, 18:14
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Il bambino è nato nel 2014 con trisomia 21 e un’insufficienza cardiaca. Soffre anche di disturbi della vista e del linguaggio. La sua scolarizzazione è stata ritardata di un anno e ha iniziato a frequentare l’asilo nel 2019. Per tre anni è stato seguito tra le 12 e le 14 ore settimanali da un assistente scolastico e ha ricevuto un sostegno specializzato per sue altre difficoltà.
Sulla base di una perizia psicopedagogica, la commissione scolastica della scuola di St. Margrethen ha però poi deciso di inserirlo in una classe speciale a Rorschach. I genitori si sono opposti a questa misura e ne hanno ottenuto la sospensione. Di conseguenza, l’alunno è stato ammesso a una classe regolare nel suo comune per gli anni 2022/2023 e 2023/2024. Fino al tribunale cantonale di ultima istanza, la decisione della commissione era stata sempre confermata e così è stato anche a Losanna: la giudice relatrice aveva ritenuto che le autorità sangallesi non avesse fatto tutto il possibile, esplorando in particolare l’opzione dell’inserimento in una classe regolare ma con un sostegno speciale. Argomentazione, questa, rigettata dagli altri quattro giudici, secondo i quali il bambino - che da una perizia risulta sovraffaticato -ha beneficiato di un appoggio “enorme”.