Gli Stati Uniti hanno imposto alla Svizzera requisiti molto più severi di quelli comunicati finora nell’ambito dell’accordo che riduce i dazi doganali americani sui prodotti elvetici dal 39% al 15%. È quanto scrivono la SonntagsZeitung e la NZZ am Sonntag.
La Svizzera, come si legge sui domenicali, deve in particolare adottare le norme di sicurezza statunitensi per le automobili, il che - secondo la SonntagsZeitung, renderebbe il mercato elvetico accessibile al Cybertruck di Tesla. Inoltre, non può applicare tasse digitali sui servizi forniti da gruppi americani come Google, Meta o Amazon. Una questione, quest’ultima, che è tuttavia oggetto di discussione in seno al parlamento federale.
Secondo la NZZ am Sonntag, i due paesi devono anche combattere le distorsioni commerciali causate dalle sovvenzioni o dalle imprese pubbliche. La Svizzera deve inoltre garantire un migliore accesso al proprio mercato ai fornitori di servizi americani e facilitare il traffico transfrontaliero di dati. Inoltre, deve essere rafforzata la cooperazione in materia di sicurezza economica, sanzioni, controlli sulle esportazioni ed esami degli investimenti.
Spesa militare
Sempre nell’ambito dell’accordo sui dazi doganali, il Consiglio federale prevede di acquistare ulteriore materiale militare statunitense. «Dobbiamo comunque spendere molto denaro per l’acquisto di armi», dichiara un alto funzionario alla NZZ am Sonntag. Secondo fonti ben informate, si preferirebbe l’opzione di acquistare sistemi missilistici terra-aria a medio raggio Patriot o ulteriori missili guidati. «L’acquisto di ulteriori sistemi Patriot sarebbe un’ottima idea», dichiara al domenicale il consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR/UR), sottolineando che attualmente la difesa aerea svizzera protegge solo una parte del territorio.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/Dazi-%E2%80%9Cil-settore-agricolo-%C3%A8-chiamato-una-volta-in-pi%C3%B9-a-fare-la-sua-parte%E2%80%9D--3280973.html

Dazi, c'è moderata cautela
Il Quotidiano 15.11.2025, 19:00








