I delegati dell’UDC, riuniti sabato in assemblea a Bürglen (UR), hanno raccomandato di respingere l’iniziativa per una tredicesima AVS, in votazione il prossimo 3 marzo. C’era attesa per conoscere l’indicazione di voto, dal momento che sul tema il partito appare tutt’altro che compatto. A partire dalla base che, secondo il sondaggio SSR diffuso venerdì approverebbe con il 57% il testo lanciato dall’Unione sindacale svizzera (USS). Diametralmente opposto il parere dei delegati, che con 301 voti favorevoli, 34 contrari e 13 astensioni hanno invitato ad affossare la rendita aggiuntiva.
A Bürglen il fronte del no era ben rappresentato con i due consiglieri federali UDC che si sono espressi per il rifiuto dell’iniziativa. Secondo Guy Parmelin se la Confederazione dovesse pagare di più per gli anziani, bisognerebbe risparmiare altrove. Dal canto suo, Albert Rösti ha detto che votare no significa votare nell’interesse della classe media e degli anziani.
Sebbene il risultato che arriva dal Canton Uri sia netto, l’UDC appare divisa anche a livello cantonale. La sezione ticinese ha infatti lasciato libertà di voto sul tema, così come quella del Vallese romando. La sezione di Ginevra, invece, ha deciso di sostenere l’iniziativa dei sindacati.
“Un professore vive più di un falegname”
Sempre in vista del 3 marzo i delegati dell’UDC hanno anche raccomandato di accettare l’iniziativa dei Giovani PLR per l’innalzamento dell’età di pensionamento AVS a 66 anni. L’iniziativa ha raccolto 216 voti favorevoli, 102 contrari e 2 astensioni.
L’iniziativa del PLR per la pensione dei giovani chiede che l’età pensionabile sia portata a 66 anni per tutti. L’obiettivo è garantire il finanziamento di questa assicurazione in vista dell’aumento dell’aspettativa di vita.
Durante la discussione il consigliere nazionale Thomas de Courten (BL) ha bocciato la proposta ritenendola troppo rigida. “Un professore vive più a lungo di un falegname”, ha affermato. Nicole Roth, presidente dei Giovani UDC di Basilea Campagna, ha invece affermato che l’attuale sistema pensionistico è obsoleto. “Se non agiamo, l’AVS andrà in bancarotta”, ha detto. Anche l’ex consigliere federale Christoph Blocher ha parlato a favore dell’iniziativa “per salvare l’AVS”: “Il partito dovrebbe dare prova di credibilità e appoggiare questa proposta, anche se proviene dai Giovani liberali radicali”.
Chiesa: “Con l’UE seppelliamo la democrazia diretta”
A Bürglen l’UDC non ha però parlato solo di pensioni. ) Il presidente nazionale Marco Chiesa si è nuovamente espresso contro qualsiasi legame istituzionale tra la Svizzera e l’UE Questo seppellirebbe la democrazia diretta e porterebbe a un’ulteriore immigrazione.
Nel suo discorso Chiesa ha definito i nuovi negoziati tra Berna e Bruxelles come “una messa in scena”. Il popolo viene preso in giro, ha detto, perché il nuovo mandato negoziale è solo “vino vecchio in botti nuove”.
Con un legame istituzionale, la Svizzera dovrebbe “seppellire la sua indipendenza e la sua democrazia diretta”, poiché il diritto di referendum raggiungerebbe i suoi limiti, ha detto Chiesa. Anche l’immigrazione continuerebbe ad aumentare. “Signore e signori, vogliono esautorarvi”.
Notiziario delle 14.00 del 27.01.24, i delegati UDC in assemblea
RSI Info 27.01.2024, 15:46
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Assemblea UDC
Telegiornale 27.01.2024, 12:30