Il Consiglio nazionale ha bocciato martedì -con 117 voti contrari e 70 favorevoli- un’iniziativa parlamentare di Lorenzo Quadri sull’estensione del diritto all’autodifesa, poiché già in vigore una protezione sufficiente.
La modifica al codice penale, richiesta dal leghista, prevedeva che l’onere della prova, nel caso vi fosse stato un eccesso nel diritto alla legittima difesa, spettasse al magistrato inquirente e non alla vittima di un’aggressione al proprio domicilio.
In Italia e in Francia sempre più rapine nelle abitazioni sfociano in casi di ostaggio dei proprietari, con conseguenti violenze e minacce, e questo fenomeno si sta diffondendo anche in Svizzera, soprattutto nelle regioni di confine, secondo il ticinese.
ATS/YR