Arrocchino, il giorno dopo. A meno di 24 ore dalla decisione del governo ticinese di approvare e concedere un passaggio di competenze - se non proprio di divisioni - tra Norman Gobbi e Claudio Zali, a dominare il dibattito pubblico sono soprattutto dubbi e critiche. Anche perché la comunicazione è avvenuta con una breve nota. Ci sono poi state alcune dichiarazioni di Norman Gobbi in qualità di presidente del Governo, ma rimangono oggettivamente poco chiari gli obiettivi di questo cambiamento, tant’è che come scritto partiti e movimenti hanno già espresso parecchie critiche.
Alain Melchionda – per SEIDISERA – ieri (mercoledì) era a Bedretto a seguire la seduta governativa. “La prima immagine che mi viene in mente è il netto contrasto fra il clima idilliaco di ieri (e non mi riferisco, evidentemente, solo della splendida Valle Bedretto, ma anche fra i Consiglieri di Stato), e dall’altra parte, invece, la disarmonia di tutte le opinioni che abbiamo sentito e letto oggi, social media compresi. Che è vero non sono lo specchio del Paese, ma un’indicazione comunque la forniscono. Ebbene, non riesco a ricordarmi un solo commento positivo. Il Paese, insomma, si è svegliato di cattivo umore. E fra questi, c’è anche chi ha deciso di passare dalle parole ai fatti”.
Lo hanno fatto ad esempio i due ex deputati PLR Giorgio Galusero e Giovanna Viscardi, che hanno lanciato una petizione online per esprimere al Governo il disappunto per le scelte fatte. Per arrivare, poi, alla richiesta formale dell’MPS, che mira a indire una sessione straordinaria del Gran Consiglio. (occorrono almeno 30 firme su 90). A questo proposito SEIDISERA ha sentito il presidente del Parlamento Fabio Schnellmann.
“Vedremo se l’MPS riuscirà a raccogliere queste 30 adesioni, se del caso convocheremo una seduta straordinaria penso nel mese di agosto. Personalmente penso che questo ‘arrocchino’ sia di competenza del Consiglio di Stato, quindi anche se dovessimo trovarci in Parlamento non vedo soluzioni alla questione. Da parte mia resto quindi piuttosto scettico”.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/Arrocchino-perch%C3%A9-%E2%80%9CCos%C3%AC-la-Lega-ha-aperto-la-campagna-elettorale%E2%80%9D--2968259.html
Dalle considerazioni del primo cittadino, al clima nell’amministrazione cantonale. Le decisioni di ieri, se possibile, rendono infatti ancora più complicata l’organizzazione del personale, delle competenze, e dei ruoli, rispetto a uno scambio secco di dipartimenti. Un’operazione che non si fa insomma da un giorno all’altro.
Sempre Alain Melchionda ha sentito oggi parecchie e parecchi dipendenti, “e tutti hanno espresso sentimenti che vanno dall’incertezza, ai timori, alla paura. Anche di perdere il posto, per intenderci”. Da qui l’esigenza di sentire chi si occupa della loro tutela a livello sindacale. Il responsabile per la VPOD Edoardo Cappelletti ha risposto così: “Non escludiamo che la scadenza relativamente breve di questo ricambio (un anno e mezzo circa di legislatura, ndr) potrebbe portare a un’eventuale accelerazione di decisioni che in altri contesti potrebbero richiedere maggiori valutazioni e ponderazioni. Da questo punto di vista noi confidiamo che non vengano apportati degli scossoni che andrebbero a discapito da un lato della qualità del clima di lavoro, dall’altro anche della forza e della capacità di intervento del servizio pubblico”.
Resta infine in piedi però la domanda principale, ovvero il perché di questa operazione: “Quali sono gli obbiettivi di questi cambiamenti ancora non lo sappiamo, anche perché – come già ieri sera – anche oggi nessuna ci ha risposto a questa domanda” conclude Alain Melchionda.

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