Caso Hospita, querelati Pronzini e Sergi

I deputati del Movimento per il socialismo (MpS) Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi sono stati querelati dalla deputata liberale-radicale Cristina Maderni, dall’ex gran consigliera leghista Sabrina Aldi, dal dottor Claudio Camponovo e dalla società Swiss Anesthesia Solutions. Sono tutti patrocinati dall’avvocato Nicola Fornara che ha confermato alla RSI la notizia che ha cominciato a circolare fra i parlamentari questa mattina.

La querela è legata ad alcuni punti contenuti nell’interrogazione dal titolo: “Sabrina Aldi, Cristina Maderni, Alvaro Camponovo, Eolo Alberti, Claudio Camponovo, Norman Gobbi, Claudio Zali: tanti soldi, sponsorizzazioni, politica e magistratura e... tanto altro”, un’interrogazione correlata da alcuni documenti che lasciano intravvedere “rapporti oscuri” tra persone e istituzioni. Il caso è il cosiddetto caso Hospita, ossia la complessa vicenda giudiziaria attorno alla società Hospita Suisse, attiva nel settore sanitario, coinvolta in presunte malversazioni finanziarie.

A metà mese la commissione della gestione del Gran Consiglio ticinese aveva deciso di creare una sottocommissione speciale per fare luce sulla vicenda. E questo, appoggiandosi anche a un rapporto dei giuristi del Parlamento che avevano confermato interrogativi in particolare in termini di trasparenza dell’azione pubblica e di necessaria separazione tra politica, interessi economici e giustizia.

Accertamenti nei confronti di Camponovo

A seguito dell’interrogazione del Movimento per il socialismo e delle accuse che vi erano contenute il Ministero pubblico ticinese ha avviato degli accertamenti nei confronti del dottor Claudio Camponovo che fino a quel momento era solo parte lesa, accusatore privato. A tal proposto l’avvocato Fornara ci ha detto che a carico del dottor Camponovo non è stato ravvisato alcun reato. 

Per Pronzini e Sergi è una “guerra preventiva”

“Non abbiamo ancora ricevuto nulla ufficialmente”, affermano Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi in una nota stampa odierna. Per i due deputati dell’MpS l’interrogazione parlamentare che hanno presentato lo scorso 17 giugno sui fatti emersi dalla vicenda Hospita “solleva nodi politici di grande rilevanza”. E ora, “come era prevedibile”, si cerca “di usare l’arma giudiziaria per tappare la bocca a noi e a chiunque voglia denunciare intrecci e conflitti di interesse. Una sorta di guerra preventiva”, si conclude la nota.