Ticino e Grigioni

Credito al turismo, i socialisti dicono “no alle vacche sacre”

Nella Gestione ticinese divide il finanziamento da 16 milioni agli alberghi - Sirica: “Certi gruppi, come Hilton, non ne hanno bisogno. Meglio la navigazione” - Speziali: “Sostegno senza pregiudizi”

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RG delle 7.00 del 29.10.25, il servizio di Pervin Kavakcioglu

RSI Info 29.10.2025, 09:57

  • Tipress
Di: Radiogiornale-Pervin Kavakcioglu/Spi 

Il nuovo credito per sostenere il turismo in Ticino nei prossimi quattro anni deve ancora essere digerito dal Gran Consiglio, ma in Commissione della Gestione è forte il mal di pancia tra i socialisti. Un fatto abbastanza insolito, dal momento che in passato il finanziamento proposto dal Governo raccoglieva l’unanimità tra i commissari.

La richiesta di finanziamento di 40 milioni di franchi è suddivisa in due parti, ma contestati sono i 16 milioni destinati a rendere più moderne le strutture ricettive, come gli alberghi. Per destagionalizzare occorre infatti puntare sui turisti provenienti dall’estero, che sono meno dipendenti dalle condizioni meteorologiche. “Malgrado il tessuto alberghiero ticinese sia oggi più sano”, scrive il Consiglio di Stato nel suo messaggio, “servono strutture all’altezza degli ospiti internazionali”. Ecco perché, si legge ancora, l’obiettivo di questo credito punta a sostenere quelle strutture sufficientemente grandi da avere un reale impatto.

Un approccio che in Gestione non è piaciuto ai socialisti, come spiega al Radiogiornale lo stesso Fabrizio Sirica: “Solo dieci alberghi ricevono più di 8 milioni di franchi, con gruppi internazionali, come Hilton, che riceve un milione di franchi. È del tutto evidente che non ne hanno bisogno. In un periodo in cui si parla di vacche magre, fa strano osservare come alcune vacche sembrino invece sacre e intoccabili”.

La proposta del PS è di riformare la legge sul turismo e concedere una parte dei finanziamenti alla navigazione per fornire un servizio di qualità al turista in Ticino. Un approccio che Alessandro Speziali (PLR), anche lui membro della Gestione, contesta: “Per noi è importante mantenere il motore economico del turismo acceso senza pregiudizi. Nella bozza del rapporto di minoranza si parla di queste catene di alberghi, che non si è d’accordo di finanziare, salvo dimenticare che queste investono e riqualificano anche in quelle parti di territorio connesse alla navigazione”.

Il nodo sarà sciolto il mese prossimo nel dibattito in Gran Consiglio.

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