Concerti, festival, mostre e congressi sono un vero volano per il turismo: gli studiosi hanno da tempo indagato le ricadute positive per le città e le regioni che li organizzano. Economiche, certo, ma anche culturali e persino emotive e psicologiche. In Ticino, gli eventi sono sempre più concertati dalle città con il Cantone e sono diventati centrali anche nella bassa stagione.
Ai microfoni de Il Quotidiano Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, ha riferito che a livello cantonale “durante tutto l’anno gli eventi hanno un impatto sui pernottamenti alberghieri del 18,5%, pari a circa 450’000 pernottamenti”. Un indotto molto importante, a cui hanno contribuito i congressi medici e quello sulle arti sceniche (ISPA) organizzati a Lugano. E così, dopo un inizio anno in sordina, l’estate è iniziata in modo favorevole. Trotta conferma che i risultati di maggio sono buoni: “quasi il due percento in più. Giugno dovrebbe essere andato ancora meglio, quindi ci aspettiamo un’estate positiva”.
Eventi che potrebbero però farsi concorrenza, quando avvengono in contemporanea? Per il direttore della Divisione Eventi di Lugano, Claudio Chiapparino, è proprio l’opposto: “L’unione fa la forza: è un’opportunità, quando ci si diversifica, quando i target sono diversi e quando si cerca di fare una promozione e una pubblicità congiunte tra le diverse città”.
Una stagione turistica che è sempre meno confinata all’estate. Tra le nuove strategie, c’è la valorizzazione dell’autunno: “Ottobre è il mese su cui tutti a livello cantonale stiamo puntando”, dice Chiapparino, ”e se a novembre c’è ancora uno scampolo di buon tempo, se può creare un passaggio con l’offerta natalizia nei mesi di dicembre e di gennaio. Può diventare veramente una stagione continua, che non chiude”.