Ticino e Grigioni

Il dilemma degli abitanti di Brienz, partire o sperare?

Alcuni hanno deciso di abbandonare il paese minacciato dalla frana, altri contano su un loro ritorno

  • 2 ore fa
Il dilemma degli abitanti di Brienz

Il dilemma degli abitanti di Brienz

  • foto archivio keystone
Di: ATS/Swing 

Abbandonare per sempre Brienz (GR) o continuare a sperare in un ritorno a casa? È la difficile domanda che da mesi attanaglia gli abitanti del villaggio minacciato dalla frana. Un ritratto, fatto da Keystone-ATS, di chi ha preso due decisioni differenti.

Il 22 settembre 2025, pochi giorni fa,  Franziska e René Bötschi hanno inoltrato la lettera per la richiesta di trasferimento preventivo al gruppo di lavoro istituito dal Comune di Albula/Alvra. “Mi sentivo un po’ triste al mattino, ma poi è stato come inviare una cartolina di compleanno”, racconta Franziska Bötschi seduta al tavolo di legno nell’appartamento a Tinizong. Lei e il marito, entrambi pensionati, vivono qui in affitto da metà maggio. È proprio a questo tavolo che i due hanno preso la decisione. “Ne abbiamo parlato a lungo. Sento ancora un po’ il peso sul cuore, ma adesso è finita.”

Oggi la frana continua a muoversi verso valle, ma meno di prima. Stando all’ultimo bollettino del Comune di Albula/Alvra il paese scivola ora con una velocità di 40 fino a 60 centimetri all’anno. In novembre dell’anno scorso, quando l’ottantina di abitanti è stata sfollata per la seconda volta, il villaggio si muoveva di 2,3 metri all’anno. Un rallentamento sostanziale dovuto al cunicolo di drenaggio, che toglie l’acqua dal sottosuolo. Il perforamento è iniziato quasi un anno fa e attualmente il 45% è completato.

“Fin dall’inizio dei lavori per noi era chiaro che se questi avessero raggiunto l’effetto sperato ciò avrebbe rappresentato la salvezza di Brienz”, racconta Georgin Bonifazi. L’agricoltore si è accorto dei risultati del tunnel con i suoi stessi occhi. I solchi e i buchi nei pascoli che coltiva e che percorre regolarmente non sono peggiorati. “Il successo della galleria di drenaggio è ormai evidente. Per questo motivo, a mio avviso, il 30 settembre è il momento sbagliato per decidere definitivamente se abbandonare il nostro villaggio”, afferma il contadino. Lui, la moglie e i quattro figli hanno così deciso di non inviare la richiesta di trasferimento preventivo.

Un futuro fra nuove mura, incertezza e speranza

Il 30 settembre sarà uno spartiacque per gli abitanti del villaggio. Cosa avverrà dopo? Per chi rimane le domande non sono ancora finite. “Non sappiamo ancora quanto durerà l’evacuazione. Se anche il prossimo inverno non potremo tornare, dovremo trasferire nuovamente i nostri animali e il foraggio a Landquart, dove attualmente viviamo in un appartamento in affitto. È ancora incerto se riceveremo un sostegno per far fronte a questo enorme onere finanziario aggiuntivo”, racconta Bonifazi che nutre comunque sempre la speranza di poter far ritorno a Brienz.

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