Piazza Castello: nel XV secolo vi sorgeva una fortezza voluta da Ludovico Maria Sforza. Dopo la sua demolizione, dal Cinquecento ospitò per tre secoli la più importante fiera del bestiame delle regioni a sud delle Alpi. La ferrovia del San Gottardo ne decretò la fine, ma contribuì a rendere Lugano una destinazione turistica, che nel Novecento attirò visitatori, manifestazioni e fiere. Questa zona della Città fu così identificata come luogo ideale per “scambi economici, sociali e culturali”, riferisce la pagina dedicata da Lugano Cultura alla genesi e alla storia del centro congressuale cittadino. La cui nascita, però, fu tortuosa: parte della popolazione temeva l’impatto sul paesaggio (con la distruzione delle casermette e del maneggio) e nel 1962 promosse un referendum, che però non fermò il progetto. Il cantiere fece pure riemergere anche l’antico torrione del castello sforzesco, che non fu né tutelato né valorizzato, bensì rapidamente demolito.

1973, il cantiere del Palazzo dei Congressi di Lugano
Il 6 dicembre del 1975 il Palazzo dei Congressi venne finalmente inaugurato. E questi 50 anni di esistenza sono stati celebrati lungo tutto il 2025, con attività che hanno affiancato arte e memoria. Martedì le autorità hanno unito passato e futuro in una conferenza stampa di bilancio e presentato un libro che ripercorre la storia dell’edificio, degli eventi che ha ospitato e dell’area dove sorge.

Il Palazzo dei Congressi di Lugano nel 1977
Verso un centro congressuale al passo con i tempi
“Un edificio simbolo per la città di Lugano”, così Roberto Badaracco, capodicastero Cultura, sport ed eventi di Lugano, ha definito il Palazzo dei Congressi. Ai microfoni del Quotidiano ha spiegato: “Lugano senza un centro congressuale come questo non avrebbe avuto lo sviluppo socio economico che ha avuto”. Sono state presentate anche alcune cifre, tra cui gli stimati 10 milioni di impatto economico diretto generati nel 2024 grazie ai 18 congressi anche internazionali e nazionali che si sono tenuti a Lugano. Un panorama, quello congressuale, che nel tempo è però mutato. “Un festeggiamento così serve per vedere il passato e il presente, ma soprattutto per proiettarsi verso il futuro”, precisa Badaracco, “Il futuro che noi, come Municipio della città di Lugano, proponiamo è un nuovo centro congressuale. La nostra idea è proprio di sviluppare Campo Marzio Nord, di cui si parlava già negli anni passati. Sicuramente è il luogo più idoneo”.
Il Palazzo dei Congressi non è più al passo coi tempi anche per chi a Lugano organizza manifestazioni. Per Claudio Chiapparino, direttore della Divisione Eventi e congressi l’edificio esistente “ha una concezione che deriva dagli anni ‘70. Funziona comunque ancora oggi, però non ci permette di avere più eventi in contemporanea proprio perché c’è un’unica entrata, un unico foyer. Quando c’è un congresso con 300 persone, la struttura è tutta occupata e non possiamo accogliere altri eventi”.

Palazzo dei congressi compie 50 anni
SEIDISERA 03.12.2025, 18:00
Contenuto audio
Intanto, in questo viaggio nel tempo che ha come stazione di partenza e di arrivo Piazza Castello, l’ultimo appuntamento dei festeggiamenti per l’anniversario è lunedì, con la Civica Filarmonica di Lugano che riproporrà i brani che accompagnarono l’inaugurazione. 50 anni fa, a suonarli nel neonato Palazzo dei Congressi, c’era l’Orchestra dalla Svizzera italiana.

LA STRAORDINARIA STORIA DEL CASTELLO DI LUGANO
RSI Cultura 19.11.2024, 09:46










