I sindacati OCST, VPOD e SIT hanno promosso oggi (mercoledì) una giornata d’azione contro i tagli previsti nel preventivo cantonale 2026. La mobilitazione ha coinvolto una cinquantina di strutture pubbliche e parapubbliche in tutto il Ticino.
L’obiettivo è manifestare contrarietà allo “smantellamento dei servizi pubblici”, conseguenza secondo i sindacati di una politica di contenimento della spesa “irresponsabile” da parte del Cantone.

Un manifesto affisso per esprimere il dissenso
Sono state organizzate attività in case anziani, centri educativi, scuole, ospedali e uffici pubblici. I sindacati hanno anche raccolto firme per una petizione contro le misure di risparmio. La giornata è servita pure a promuovere la manifestazione prevista il 29 novembre a Bellinzona.

Un altro momento della giornata di mobilitazione
I sindacati chiedono più finanziamenti per sanità e sociale, aumenti salariali per compensare il carovita perso negli ultimi anni, la rinuncia alla non sostituzione del personale partente, la revoca dei tagli ai sussidi di cassa malati, la soppressione dei tagli nella migrazione e coraggiosi investimenti nella scuola pubblica.
La mobilitazione punta a contrastare tagli che secondo i promotori “stanno compromettendo il diritto alle cure, all’istruzione e al sostegno della cittadinanza”.

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