Ticino e Grigioni

Uno sbarramento del 4% per il Gran Consiglio

Lo propone un'iniziativa parlamentare elaborata di sette deputati del PLR. Obiettivo dichiarato: migliorare l'efficacia del Legislativo. Come? Escludendo i partiti minori

  • 28 marzo 2023, 05:54
  • 14 settembre 2023, 11:22
Quattro anni fa una soglia di sbarramento al 4% avrebbe portato all’esclusione di MpS, PC e Più Donne

Quattro anni fa una soglia di sbarramento al 4% avrebbe portato all’esclusione di MpS, PC e Più Donne. Nella foto: Pronzini dell'MpS

  • Ti Press
Di: Joe Pieracci

Un’iniziativa parlamentare inoltrata da sette deputati del PLR chiede l’introduzione di una soglia di sbarramento del 4% contro la frammentazione del Gran Consiglio. Il primo firmatario Paolo Ortelli ed i cofirmatari Maristella Polli, Giovanna Viscardi, Giacomo Garzoli, Giorgio Galusero, Sebastiano Gaffuri e Fabio Käppeli ritengono che la situazione attuale, vista anche "la crescente complessità" dei temi trattati, limiti troppo "l’efficacia del Legislativo".

Oggi in Gran Consiglio sono presenti 9 partiti ma, secondo i sondaggi della RSI, dalle elezioni del 2 aprile potrebbe uscire un Legislativo ancor più frammentato, con 11 partiti. Per i deputati liberali è insomma "giunto, con coraggio, il momento di agire".

La proposta

Cos’è lo sbarramento al 4% per il Gran Consiglio? Concretamente, l’iniziativa propone di modificare l’articolo 58 della Costituzione cantonale, inserendovi il principio della soglia di sbarramento per accedere alla ridistribuzione dei seggi per l’elezione del Gran Consiglio. Una soglia oggi automaticamente fissata all’1,11% che andrebbe alzata al 4%.

L'art. 58 della Costituzione cantonale diventerebbe cosi

L'art. 58 della Costituzione cantonale diventerebbe cosi

Chi ha scelto la via dello sbarramento in Svizzera? Tutte le altre realtà cantonali che presentano un sistema elettorale per il Gran Consiglio simile a quello del Ticino presentano da sempre delle soglie di sbarramento. In particolare, tra i cantoni "importanti", possiamo citare: Ginevra (7%), Vaud (5%), Zurigo (5%).

Com’è cambiato l’elettorato in Ticino negli ultimi anni? Quattro le tendenze principali riscontrate. Primo punto: aumento della frammentazione e riduzione del peso dei partiti con forte tradizione di Governo. Secondo: il partito di maggioranza relativa nel Governo non è più tale nel Parlamento. Terzo: una frammentazione crescente nel Parlamento e dunque, se era tradizione fare maggioranza per far passare una legge con un’intesa fra solo due gruppi parlamentari, dalla legislatura 2011-2015 è necessaria un’intesa di almeno tre gruppi. Quarto: nel Parlamento, le ultime elezioni, soprattutto nel 2019, hanno comportato un aumento anche della polarizzazione.

Chi resterebbe fuori, del Parlamento attuale, con uno sbarramento al 4%? L’ipotetica distribuzione dei seggi, nel caso in cui le elezioni del parlamento cantonale ticinese quattro anni fa si fossero tenute con una soglia di sbarramento al 4%, avrebbe portato all’esclusione dei tre partiti più piccoli, ovvero: Movimento per il socialismo (MpS), Partito comunista (PC) e Più Donne.

La soglia di sbarramento è aggirabile con la creazione di liste d’area? Sì, ma per questo bisognerebbe andare oltre le divergenze partitiche e personali. Oggi il Parlamento ticinese è molto frammentato, soprattutto nel centrosinistra.

Sebastiano Gaffuri del PLR

Sebastiano Gaffuri del PLR

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L'intervista

Perché uno sbarramento al 4%? "ll nostro sistema politico è lento a causa della sua architettura. Ed è chiaro che, se ci vogliono 5 o 6 partiti per creare una maggioranza, questa lungaggine diventa ancora più marcata. Oggi però il cittadino dalla politica vuole reattività", spiega uno degli iniziativisti, l’ex sindaco di Breggia Sebastiano Gaffuri.

Ma meno partiti, non significa anche meno democrazia? "Io credo che bisognerebbe anche permettere le congiunzioni di lista. Questo per dare maggiore garanzia di democraticità". "Per me comunque - prosegue Gaffuri - la soglia di sbarramento è uno scalino intermedio verso il maggioritario. E questa è una discussone che in Ticino prima o poi dovremo aprire".

Si potrebbe pensare che questa proposta miri a far fuori l’MpS, che secondo taluni dà fastidio. È così? "No. A volte siamo sulle medesime posizioni con l’MpS. La valutazione va fatta sul complesso del Gran Consiglio: bisogna poter formare delle maggioranze in maniera più semplice, così da poter prendere delle decisioni in maniera rapida. Poi non è detto che queste decisioni siano quelle giuste. Infatti esiste la possibilità di referendum", continua.

Quante chance ci sono che il prossimo Parlamento approvi questa iniziativa parlamentare? Difficile dirlo ora. "Ma se il prossimo Parlamento sarà composto da 11 partiti, sarà complesso arrivarci”, sostiene ancora.

Ed infine, una curiosità: come mai questa iniziativa parlamentare è stata firmata da 6 deputati (su 7) che non si ripresentano? "Non so. Ma è davvero così impopolare? In fondo si vogliono solo ridurre i tempi della politica”, conclude Sebastiano Gaffuri.

Più del 10% ha votato

Il Quotidiano 24.03.2023, 19:00

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