Cronaca

Una fogna davanti a Rivetta Tell

Gli scarichi delle ultime settimane hanno trasformato il fondale in un "deserto senza vita"

  • 20 febbraio 2014, 10:04
  • 6 giugno 2023, 13:51
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Dovrebbe essere una delle cartoline della città

  • tipress

Il fondale del lago antistante Rivetta Tell e l’ingresso del Parco Ciani è “un deserto senza vita ”: così viene definito sul Corriere del Ticino di oggi, giovedì, che riferisce del sopralluogo compiuto il 15 febbraio da sei sommozzatori dell’Octopus Team di Lugano.
Le cause sono note: le forti precipitazioni e la mancata separazione fra acque scure e chiare, che intasa la stazione di pompaggio di Piazza Indipendenza. Scarichi fognari vengono così riversati nel Ceresio, si parla di tonnellate di materiale nelle ultime settimane.

I sub hanno trovato di tutto: assorbenti, pannolini, sacchetti, persino biciclette, carrozzine e cestini dei rifiuti di proprietà della città. L’acqua è tanto torbida che scattare immagini risulta quasi impossibile e diventa limpida e popolata di pesci solo a un centinaio di metri di distanza.

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"È fastidioso"

''Abbiamo fiducia nel consorzio e confidiamo che il problema venga risolto''. Il sindaco di Lugano Marco Borradori si è pronunciato così, giovedì davanti alla stampa, sulla situazione creatasi sul fondale lacustre antistante l'ingresso del Parco Ciani. Gli scarichi di liquami nel Ceresio sono una realtà fastidiosa, ha detto il sindaco. ''Per fortuna non siamo in piena stagione turistica'', ha sottolineato il collega di Municipio Michele Foletti, consapevole che l'area interessata dovrebbe essere una cartolina per i visitatori.

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