Cronaca

Nessun accordo sul nucleare iraniano

I colloqui a Ginevra hanno portato ad un nulla di fatto; le delegazioni di Tehran e dei paesi del gruppo 5 + 1 si incontreranno di nuovo a Ginevra il 20 novembre

  • 10 November 2013, 08:48
  • 5 June 2023, 15:37
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Catherine Ashton e Mohammad Javad Zarif ieri, sabato, a Ginevra

  • KEYSTONE

Non è stato ancora raggiunto un accordo sul nucleare iraniano a Ginevra, dove le trattative sono proseguite per tre giorni a ritmo serrato tra la delegazione di Teheran e i paesi del gruppo 5 + 1 , gran parte dei quali rappresentati ai massimi livelli dai loro ministri degli esteri. I colloqui riprenderanno il 20 di novembre, come annunciato dall'alta rappresentante dell'Unione europea Catherine Ashton , che ieri ha partecipato ad un incontro trilaterale con il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif .

Gli incontri hanno “permesso di fare passi avanti”, ma un accordo sul dossier nucleare della Repubblica islamica “non è stato concluso, ci sono ancora questioni da affrontare” ha riferito il ministro degli esteri francese Laurent Fabius , presente nella città sulle sponde del Lemano per i negoziati. Ieri, sabato, il capo della diplomazia transalpina aveva dichiarato che bisognava prendere in considerazione anche il parere negativo di Israele in merito ad un accordo con l’Iran, il primo ministro dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu si era infatti detto categoricamente contrario ad un accordo con la Repubblica islamica sulla questione.

Il ministro degli esteri iraniano Zarif, dal canto suo, ha definito i negoziati come “molto buoni”, spiegando che tutte le parti in causa hanno lavorato molto ed esprimendo la sua speranza nel trovare un accordo sulla questiono nucleare fra una decina di giorni. John Kerry ha invece ribadito che l’obiettivo resta “un Iran senza bomba atomica”, pur ammettendo che le divergenze “sono state ridotte”.

Ultima, ma sicuramente non meno importante,è stata la reazione del presidente iraniano Hassan Rohani , che oggi in Parlamento ha detto il paese non si piegherà di fronte alle minacce o alle sanzioni, che ha definito come “una perdita di tempo”. “L'arricchimento sul suolo iraniano è una linea rossa – ha affermato il capo di Stato – ma abbiamo espresso alle controparti negoziali che pressioni e umiliazioni non sortiscono in noi nessun effetto”

ATS/LudoC.

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