Bici pubbliche in pericolo

A Berna è caccia aperta alla bici dopo la scomparsa di 300 modelli di Publibike, la società di noleggio incaricata di rendere la città la capitale delle due ruote. Il problema? La vulnerabilità dei lucchetti, occasione per i furbetti di usarle senza pagare e senza riportarle nelle apposite stazioni. Publibike venerdì annuncia: "Modificheremo il sistema su tutti mezzi in tutte le città dove siamo attivi, Lugano compresa".

Le bici non vengono rubate, quantomeno non sembrano esserlo, in ogni caso sono scomparse o meglio ancora, sparite dai radar. Trecento bici in pochi giorni, quasi la metà della flotta Publibike abbandonate sul ciglio della strada, nei pressi di palazzine o nei boschi. Un centinaio è stato nel frattempo recuperato, anche grazie agli avvistamenti dei cittadini. Il problema va comunque risolto all'origine e la stessa Publibike ha spiegato cosa è successo attraverso il direttore, Bruno Rohner: "Abbiamo visto che forzare l'apertura del lucchetto è facile. Ora li rinforzeremo tutti, per evitare queste manipolazioni".

Publibike è una società appartenente ad AutoPostale che promuove il noleggio di biciclette in diverse città svizzere, Lugano compresa. A Berna è attiva da fine giugno con 70 stazioni e 700 bici, di cui la metà elettriche e l'obiettivo della città è sviluppare il servizio fino a 200 stazioni e 2'400 mezzi. Per saltare in sella basta un'applicazione sul telefonino che sblocca il lucchetto.

Ora si è scoperto che forzare il sistema è relativamente facile, anche se in questo modo, per quanto riguarda le bici elettriche, il motore non funziona. Di qui l'operazione lucchetti. Per Berna dovrebbe durare due o tre settimane, poi si procederà in tutte le altre città. Complessivamente si tratta di modificare 2'000 lucchetti, anche se il problema riguarda quasi esclusivamente la capitale. In Romandia è praticamente inesistente, a Lugano sembrano tutti disciplinati, mentre a Zurigo, c'è stato solo qualche episodio.

RG/GPD/M. Ang.