Ticino e Grigioni

Fu violenza carnale aggravata

Cinque anni di reclusione e atto di espulsione dalla Svizzera e 4 anni e tre mesi sospesi: è la condanna per i due giovani accusati di stupro ai danni di una 17enne in un bagno a Lugano

  • 16 gennaio 2020, 12:30
  • 9 giugno 2023, 20:54

PP 12.00 del 16.01.2020 - Il servizio di Francesca Calcagno

RSI Ticino e Grigioni 16.01.2020, 13:58

  • ti-ipress
Di: Bleff

È stata pronunciata giovedì alle Assise criminali di Lugano la sentenza contro i due giovani accusati di aver violentato tre anni fa una 17enne in un bagno a Lugano. Entrambi condannati per violenza carnale aggravata e coazione sessuale, la pena consisterà in 5 anni più atto di espulsione dalla Svizzera della durata di 8 anni per il 27enne kosovaro, e 4 anni e tre mesi sospesi, per consentire un trattamento stazionario, al 26enne svizzero.

L'inchiesta, condotta dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, ha appurato che i due hanno convinto la giovane ad entrare nel bagno. Lei, imbottita di psicofarmaci e in lacrime, ha tentato invano di divincolarsi. Violenza c’è stata, ed è aggravata dalla modalità di gruppo. La corte presieduta dal giudice Amos Pagnamenta ha quindi riconosciuto i fatti come ricostruiti dall’accusa e ne ha confermato la gravità. Nulla cambia, ha spiegato il giudice, che la violenza si sia consumata in un ambiente dove droga, psicofarmaci, alcool e sesso erano la normalità.

Il 26enne aveva da subito ammesso i fatti, asserendo però di essere stato trascinato dal 27enne. Quest'ultimo invece ha sempre negato che ci sia stata violenza e parlato di un rapporto consenziente e cambiando molteplici volte la sua versione dei fatti. Talmente tante versioni che il giudice Amos Pagnamenta, ha definito questo atteggiamento un “record” del quale c’è poco da vantarsi.

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