“Lugano è già molto bella e carina, ma dovremmo darci una calmata con i prezzi”. È questa una delle considerazioni più interessanti che traspare da una serie di interviste che abbiamo raccolto a Lugano tra persone che lavorano nel turismo. Torna poi il fattore “simpatia”, già emerso nel Locarnese , prima tappa di questo nostro breve viaggio nel mondo del turismo ticinese, che sta vivendo un’importante riforma e un interessante fase di crescita dopo anni difficili.
Da segnalare anche il tema degli alberghi, sollevato dal gelataio Francesco: “Nel 2006, quando ho cominciato, ce n’erano 5 o 6, oggi sono praticamente tutti chiusi…”. E continuano a chiudere, aggiungeremmo noi, considerato che pochi giorni dopo l'intervista che ci ha concesso, si è saputo della chiusura di una struttura a Cadro .
Torna infine la totale non conoscenza di quello che si sta facendo a livello legislativo per il settore, già emersa nel Locarnese.
SP/ZZ
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Quali sono le loro aspettative per rapporto alla nuova legge sul turismo? Il settore di cosa altro ha bisogno? Sono queste le domande che abbiamo posto a Francesco Commisso, gelataio, Claudio Schmidt, che gestisce un noleggio di pedalò, Saymon Tugcu, venditore di kebab, Marco Pronini, che guida il trenino turistico, Marco Ricca, che dirige un bed&breakfast e Sergio Canova, gerente del Lido Riva Caccia. Per rivedere la prima puntata del nostro reportage nel mondo del turismo ticinese basta cliccare sul link, che segue.
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