Cronaca

Morta l'educatrice scomparsa

Il corpo è stato rinvenuto a Bellevue, nel canton Ginevra; la donna era sparita giovedì insieme ad un detenuto, condannato per stupro, l'uomo è tuttora in fuga - FOTO

  • 13 settembre 2013, 19:17
  • 5 giugno 2023, 20:41
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Un carro funebre esce dal bosco di d'Avault a Bellevue ; al suo interno, secondo fonti concordanti, vi sarebbe il corpo della 34enne scomparsa

  • KEYSTONE

È stata ritrovata morta la socioterapeuta 34enne scomparsa da giovedì mattina insieme ad un detenuto 39enne condannato per stupro. In un primo momento si è creduto che il corpo fosse stato ritrovato a Versoix, nel canton Ginevra, ma secondo fonti concordanti il cadavere della donna è stato rinvenuto a Bellevue.

Un carro funebre ha infatti lasciato una zona presieduta dalla polizia a Bellevue, al suo interno vi sarebbe il corpo dell'educatrice scomparsa.

L'uomo si era dileguato dalla città sulle rive del Lemano con la 34enne - madre di un bambino di otto mesi - mentre si trovava in "uscita pianificata educativa autorizzata". Le autorità avevano fin da subito definito la sparizione "inquietante". Il presunto assassino ha doppia nazionalità, svizzera e francese: l'uomo è tuttora latitante e non si esclude che abbia lasciato la Confederazione e che si trovi all'estero. Il telefono cellulare dell'educatrice era invece stato localizzato a Basilea; la polizia della città sul Reno era stata immediatamente mobilitata in una vasta operazione di ricerca.

Ulteriori dettagli sono attesi da una conferenza stampa della polizia ginevrina nel corso del pomeriggio.

Stupratore recidivo

Il fuggitivo, nato del 1974, aveva già compiuto diversi episodi di violenza: attualmente stava scontando una condanna a vent'anni anni di reclusione per aver commesso uno stupro non lontano dall'aeroproto di Cointrin. Secondo l'edizione online del quotidiano romando Le Matin, la giustizia ginevrina lo aveva anche condannato a 18 mesi di reclusione con la condizionale per un primo caso di stupro risalente al 1999, commesso ai danni di una turista francese di passaggio nella città sul Lemano. In Francia l'uomo era invece stato processato nel 2003 e condannato a 15 anni per aver commesso uno stupro ai danni di una sua ex collega di lavoro, effettuato durante un periodo di libertà provvisoria. Le pene francesi e svizzere sono state accumulate; il 39enne le stava scontando entrambe nelle carceri elvetiche.

L'uomo era detenuto nel centro di socioterapia di La Pâquerette - situato nel perimetro del carcere di Champ-Dollon - una struttura destinata a detenuti condannati a pene pesanti e afflitti da gravi turbe della personalità. La struttura, gestita dall'Istituto di medicina legale degli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG), ha quale missione di insegnare a queste persone a vivere in società.

Red.MM

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I casi precedenti

Quanto successo a Ginevra ha molte analogie con il "caso Marie": lo scorso 13 maggio una 19enne era stata sequestrata a Payerne (VD) da un pregiudicato di 36anni condannato per violenza sessuale e assassinio. Il cadavere della giovane è stato ritrovato due giorni dopo nel canton Friborgo; al momento dei fatti l'uomo godeva degli arresti domiciliari.

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