Sbarchi a Lampedusa, fischi a Barroso

Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e il primo ministro italiano Enrico Letta sono giunti mercoledì sull’isola siciliana di Lampedusa assieme alla commissaria europea agli interni Cecilia Malmstroem. Letta si è inginocchiato al suo arrivo dinanzi alle bare delle centinaia di vittime nel naufragio di 6 giorni fa. Inaspettatamente il presidente del Consiglio italiano ha visitato il centro di accoglienza, dove sono ospitati oltre un migliaio di migranti, con Barroso e Malstroem. In seguito la delegazione italiana e europea ha ricevuto unna rappresentanze degli eritrei e somali scampati al naufragio di giovedi scorso.

Lo scopo della visita è soprattutto quello di rendersi conto della problematica degli sbarchi di immigrati e di cercare soluzioni praticabili per evitare altre tragedie. Malmstroem propone un potenziamento dell'operazione "Frontex", per il salvataggio sicuro delle imbarcazioni cariche di clandestini da Cipro alla Spagna.

Barroso discute con le autorità ulteriori misure per affrontare la situazione dei rifugiati sbarcati in Italia e per ripartirli nei diversi stati interessati, attraverso un'azione congiunta. Il presidente della Commissione ha annunciato che l'Europa metterà a disposizione dell'Italia 30 milioni di euro supplementari per i costi dovuti agli sbarchi.

Al loro arrivo, Barroso, Letta sono stati contestati da manifestanti che hanno urlato "Vergogna, vergorgna, assassini". I manifestanti che esponevano striscioni con le scritte "Li avete sulla coscienza", "Basta passerelle, politici a casa". Anche il vice premier e ministro dell'Interno Angelino Alfano è stato fischiato.

Negli ultimi giorni sono avvenuti altri sbarchi di centinaia di profughi. In seguito all'affondamento di un barcone giovedì scorso sono morte, secondo il bilancio aggiornato, 289 delle 545 persone a bordo.

ats/mas