Bisogna o non bisogna abbattere l’orsa JJ4, che nei giorni scorsi ha aggredito e drammaticamente ucciso il giovane “runner” 26enne Andrea Papi in Trentino? O bisogna forse solo rimuoverla, trasferendola in un qualche luogo adeguato a una sua vita in cattività? Ma perché in Italia la decisione di abbattere un orso solleva un tale dibattito? E cosa fare con gli altri orsi problematici presenti in Trentino? E gli oltre 100 plantigradi che oggi popolano quelle montagne, dopo la reintroduzione della specie una ventina d’anni fa, sono davvero già troppi? Ha ragione il governatore leghista Maurizio Fugatti quando dice che con questi numeri la convivenza uomo-orso è diventata impossibile e che bisogna trasferirne o abbatterne addirittura una settantina? O ha ragione chi afferma che la reintroduzione dell’orso in Trentino è stata un successo, che continua ad esserlo, e che il problema se mai sta nell’uomo, nell’uomo politico e nella Provincia che ha mal gestito, disimpegnandosi, questo importante esperimento naturalistico?
Con:
Antonio Maini, sindaco di Caldes, Val di Sole
Piero Genovesi, zoologo, responsabile del Servizio ISPRA per il coordinamento della fauna selvatica
Filippo Zibordi, zoologo residente in Trentino, coordinatore del master “Fauna Human Dimension” presso l’Università degli studi dell’Insubria
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