Sanzioni economiche Svizzere
Modem

Ucraina: la svolta svizzera

Il Consiglio federale adotta le sanzioni dell’UE

  • 01.03.2022
  • 30 min
  • iStock
Scarica

“L'aggressione della Russia all'Ucraina è un'aggressione alla sovranità, alla libertà, alla democrazia e alla popolazione civile di una Paese sovrano ed è inaccettabile”, è con questo preambolo che il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, ha annunciato ieri l’adozione in toto delle sanzioni decise dall’Unione europea.

Concretamente, dalle 15.00 di ieri sono stati bloccati i beni di una serie di persone e società e sono state adottate sanzioni finanziarie contro il presidente russo, Vladimir Putin, il primo ministro, Mikhail Mishustin ed il ministro degli esteri Sergey Lavrov. Di fronte a questa decisione, che esula dai consueti canoni di neutralità, i partiti, ad eccezione dell'UDC hanno reagito in modo positivo.

I democentristi, in particolare, hanno ricordato il valore intangibile della neutralità, hanno invitato il Consiglio federale a rinunciare alla candidatura per il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ed hanno chiesto più fondi per le forze armate elvetiche.

Dunque, quale politica per quale neutralità? Modem ne dibatte da Berna con 4 deputati alle Camere, in rappresentanza dei 4 partiti di governo:

Marina Carobbio, Consigliera agli Stati PS, TI;

Jacqueline De Quattro, Consigliera nazionale PLR, VD;

Piero Marchesi, Consigliere nazionale UDC, TI;

Marco Romano, Consigliere nazionale PPD, TI.

Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare