Giù le mani dall’Africa. Come?
Quando le materie prime sembrano più una maledizione che una benedizione
Prendiamo spunto dalla visita di papa Francesco nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan per parlare di due paesi e altrettanti conflitti in gran parte dimenticati. “Giù le mani dall’Africa” sono state fra le prime parole pronunciate da papa Bergoglio al suo arrivo a Kinshasa.
La corruzione, la malagestione, il proliferare di armi e lo sfruttamento delle materie prime - dal coltan ai diamanti al petrolio- sono solo alcuni degli ingredienti che alimentano le guerre in corso in questi due paesi.
La chiesa cattolica è ben ancorata. Le ex potenze coloniali rimangono per lo più silenziose. Cina e Russia espandono la loro influenza sul continente africano. Mentre la Svizzera rimane il crocevia della finanza e del commercio di molte materie prime.
Di questo discutiamo in diretta a Modem con:
- MATTEO FRASCHINI KOFFI, giornalista freelance e collaboratore RSI dall’Africa
- BEATRICE NICOLINI, docente di Istituzioni e Storia africana alla Cattolica di Milano
E con le riflessioni registrate di:
- padre ALEX ZANOTELLI, missionario comboniano in pensione
- JOERG FRIEDEN, membro del Comitato centrale di Helvetas, già vicedirettore della DSC e già rappresentante della Svizzera presso la Banca Mondiale