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Quasi 500 droni sull’Ucraina

La Polonia ha fatto decollare gli aerei da combattimento per sorvegliare lo spazio aereo a ridosso del confine - In territorio russo, droni ucraini hanno colpito una fabbrica di elettronica - Al via un nuovo scambio di prigionieri

  • 9 giugno, 10:29
  • 9 giugno, 17:14
Ucraina

L'immagine di un attacco avvenuto nel weekend

  • Immagine d'archivio Keystone
Di: ATS/Reuters/Pa.St. 

La Russia ha lanciato, nella notte tra domenica e lunedì, un massiccio attacco contro l’Ucraina con 479 droni e 20 missili. Un attacco che ha interessato dieci località, tra cui Kiev e una base aerea. Lo hanno reso noto le forze aeree ucraine, precisando di aver abbattuto 460 droni e 19 missili. E parlano di numero record di droni lanciati.

L’attacco ha colpito anche territorio a ridosso del confine polacco: “decine” di droni e missili russi si sono schiantati nella regione di Rivne, come ha dichiarato su Telegram il sindaco della città, Oleksandr Tretyak.

A causa della vicinanza, l’esercito polacco ha fatto decollare velivoli da combattimento nel suo spazio aereo. Si è trattato di un’operazione “di natura preventiva”, comune quando missili o droni russi prendono di mira le regioni dell’Ucraina occidentale al confine con la Polonia, ha fatto sapere l’esercito polacco.

Sull’altro fronte, il Ministero della Difesa russa ha riferito dell’intercettazione di 49 droni ucraini, sempre nella notte tra domenica e lunedì, nelle regioni confinanti con l’Ucraina e in Ciuvascia, a circa 600 chilometri a est di Mosca, dove è sarebbe stato colpito il sedime di una fabbrica di elettronica: si tratterebbe di uno stabilimento in cui vengono prodotte antenne per armi russe.

Lo Stato maggiore di Kiev ha poi fatto sapere di aver attaccato anche un aeroporto militare nella regione di Nizhny Novgorod, dove sarebbero stati colpiti due velivoli da combattimento.

Altri prigionieri di guerra tornano in patria

Lunedì ha nel frattempo preso il via un nuovo scambio di prigionieri di guerra tra Ucraina e Russia. Si tratta di un primo gruppo di giovani di età inferiore ai 25 anni, che è stato rimpatriato sui due fronti nell’ambito degli accordi assunti da Mosca e Kiev il 2 giugno a Istanbul. Lo hanno confermato il Ministero della difesa russo e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riportato dalle agenzie.

Dopo un primo scambio di mille prigionieri per parte, avvenuto a maggio, stavolta l’accordo riguarda tutti quelli gravemente feriti o malati, e quelli al di sotto dei 25 anni di età. Si tratterà anche stavolta di non meno di 1’000 militari, come aveva precisato il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky.

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Pesanti attacchi russi sull'Ucraina

Telegiornale 07.06.2025, 20:00

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