Queste storicizzazioni sono codificazioni di falsità.
Carla Lonzi, 1974
Il volume Storia dell’arte e femminismo. Una questione aperta è il titolo del volume appena uscito per la casa editrice Electa e che vede la collaborazione di studiose e studiosi provenienti da tutto il mondo e fra i più autorevoli nell’ambito dell’arte contemporanea e degli studi di genere. Si tratta della raccolta degli atti del convegno internazionale Storia dell’arte e femminismo: conferme, trasformazioni e prospettive di ricerca, svoltosi il 19 e 20 febbraio 2024 presso l’Università La Sapienza di Roma. La pubblicazione si inserisce tra le iniziative editoriali della Fondazione Fondamenta e, nello specifico, del progetto Esistere come donna.
https://rsi.cue.rsi.ch/cultura/filosofia-e-religione/Carla-Lonzi-una-filosofia-della-trasformazione--2150612.html
Carla Subrizi, professoressa associata di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma, curatrice del volume, è stata interpellata da Angelica Arbasini per Seidisera Magazine.
Ci tengo molto all’esergo che ho voluto mettere in copertina, che è una frase di Carla Lonzi che dice che “queste storicizzazioni sono codificazioni di falsità”. Per me questa è una sintesi estrema di quello che questo libro vuole rappresentare ovvero che cosa il femminismo può veramente apportare ad uno storico dell’arte. Naturalmente ripeto non si tratta di studiare all’interno della storia dell’arte le donne che sono state artiste oppure, come molto spesso succede negli ultimi anni, studiare le donne che sono state dimenticate, le artiste che possono essere riscoperte. In questo libro si fa proprio un discorso sulla storia, perché la storia è stata costruita per escludere, perché la storia ha potuto dimenticare, in millenni di sua esistenza, proprio il ruolo e l’importanza delle donne.
Carla Subrizi
Un volume che cerca di andare a fondo sulla questione della discriminazione e dell’esclusione delle donne nella storia dell’arte di tutti i tempi. Vuole capire i meccanismi per capire, da una prospettiva storico artistica, dove è derivata una impostazione culturale che ha permesso di ricordare e dimenticare. Per esempio di ricordare soprattutto gli artisti uomini e dimenticare le artiste donne. Una domanda fondamentale che ci dovremmo porre un po’ per tutte le discipline, come sottolinea bene Carla Subrizi nell’intervista radiofonica.
Perché è stato possibile un modo di costruire una storiografia con queste lacune? ... queste storicizzazioni sono codificazioni di falsità.
Carla Subrizi
Storia dell’arte e femminismo
SEIDISERA Magazine 07.09.2025, 18:35
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