Letteratura

Gatti + caffè = trend editoriale

Mai Mochizuki, Toshikazu Kawaguchi e gli altri: dal Giappone nasce un filone di libri “del benessere”, che consolano il lettore con il loro realismo magico

  • Ieri, 16:00
Toshikazu Kawaguchi.jpg

Toshikazu Kawaguchi, 2022

  • IMAGO / opale.photo
Di: Kappa / Natascha Fioretti / MrS 

Se avete mai avuto un gatto, sapete che la sua presenza in casa ha una dimensione spirituale molto forte. Ce ne rendiamo conto quando il gatto lo perdiamo, o quando muore all’improvviso: in qualche modo, muore anche la casa. 

Oggi però i gatti fanno vivere anche le copertine dei libri, fino a dare corpo a un filone editoriale molto popolare che nasce in Giappone, il cui ultimo rappresentante è Ascolta i tuoi veri desideri di Mai Mochizuki. Ma dal Giappone arriva anche un secondo fenomeno editoriale: il trend del caffè. Finché il caffè è caldo, romanzo di Toshikazu Kawaguchi, è il titolo sempre citato, anche perché è l’esempio perfetto dal punto di vista estetico: copertine che per i loro colori pastello, per la loro leggerezza grafica, invogliano a prendere in mano il libro, a sfogliarlo. Di Kawaguchi è uscito anche Il primo caffè della giornata, mentre lui diventava – definizione di Arianna Giorgia Bonazzi – l’autore del benessere più venduto in Italia. O anche, la gallina dalle uova d’oro per Garzanti, il suo editore italiano che ha pubblicato anche Basta un caffè per essere felici.

05:00

Trend: tra gatti, caffè e libri

Kappa: la non notizia 28.10.2025, 18:00

  • iStock
  • Natascha Fioretti

Forse i giapponesi sono più bravi di noi ad entusiasmarsi per le cose semplici, scontate e leggere? Forse. Però sono anche quelle in grado di rafforzare le nostre certezze, di darci serenità e tranquillità. Caffè e gatti fanno il paio anche nei libri di Mai Mochizuki: nel Caffè della Luna piena lo chef è un gatto tigrato che fa anche da psicologo e astrologo per clienti tristi. 

Ho provato a mettere gatti, caffè e Giappone in Google. Il primo risultato è il suggerimento dato dall’intelligenza artificiale, che recita: «la narrativa giapponese che unisce caffè e gatti spesso si basa su temi come la consolazione, la scoperta di sé e la magia, con romanzi come Il Caffè della luna piena, che presenta un caffè dove i gatti guidano i clienti verso il proprio destino. Questo tema si collega anche ai reali Neko Cafè, caffetterie che permettono di interagire con i gatti, e si ritrova in opere che esplorano i legami tra umani e felini in contesti di vita quotidiana o fantastici». Ecco. 

25:36

Una passeggiata con Thomas Hürlimann

Geronimo 12.01.2022, 11:35

  • Keystone

A me invece, pensandoci, è venuto in mente il felino nero protagonista dell’Ombrello di Nietzsche di Thomas Hürlimann, un racconto uscito in italiano anni fa per Marcos Marcos, che ci racconta del filosofo tedesco e del suo primo soggiorno in Engadina nell’estate del 1881, soggiorno in cui Nietzsche abbandona il suo mondo e il suo sistema di pensiero. Il gatto Mufti presente nel libro di Hürlimann, tra l’altro, è esistito davvero: era il gatto preferito dello scrittore, e usciva con lui per lunghe passeggiate, lo seguiva ovunque, per strada, per i boschi, conosceva i semafori e si fermava accanto a Hürlimann quando era rosso.

Insomma, la narrativa giapponese, e in particolare Mai Mochizuki, non dice nulla di nuovo: i gatti liberano dall’ansia, tutti quanti. E quindi, viva i gatti...

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