Lo chiamavano Funky Claude, e dietro le buone vibrazioni che questo soprannome irradia si celava Claude Nobs (1936-2013), figura tra le più importanti dell’industria musicale degli ultimi decenni. Nobs ha trasformato la natia Montreux in centro pulsante del music business. Come? Fondando nel 1967 il Jazz Festival, che ogni anno porta in Romandia grandi nomi della scena musicale internazionale.
Prima di proseguire due righe sul soprannome di Nobs, diventato popolare grazie alle strofe di uno dei brani simbolo dell’hard rock, Smoke on the Water dei Deep Purple («Funky Claude was running in and out / He was pulling kids out the ground now»). La canzone racconta dell’incendio che distrusse il casinò di Montreux la sera del 4 dicembre 1971, scoppiato durante il concerto di Frank Zappa and The Mothers of Invention.
Il merito di Nobs è stato mettere insieme gli “esiliati”, quegli artisti che per una ragione o per l’altra avevano scelto la Svizzera alla ricerca di tranquillità. Fu così per Nina Simone, David Bowie e per i Rolling Stones, che avevano in lui un riferimento quando erano “esuli” sia politicamente che fiscalmente dall’Inghilterra.
Nobs restituì al pubblico personaggi dimenticati o in fase discendente. E qui il pensiero corre al concerto di Marvin Gaye del 1980, uno dei migliori fra quelli ospitati a Montreux. Una serata arrivata dopo tante promesse di partecipazione disattese da Gaye, personaggio di difficile gestione.
Durante il suo soggiorno newyorkese Nobs conobbe Nesuhi Ertegün, fondatore con il fratello Ahmet della Atlantic Records. Ertegün gli affidò gli affari internazionali di Warner e Atlantic: era lui a gestire le uscite anche in termini di pubbliche relazioni.
Claude Nobs ha saputo “unire i puntini”, curare i rapporti: aspetti fondamentali nell’ambiente musicale. L’ospitalità che Funky Claude riservava ai musicisti li ispirava a tornare volentieri a Montreux. Non è un caso che in tutti i dischi più importanti degli anni ’70 il suo nome figuri fra i ringraziamenti speciali. Una cittadina che non è Los Angeles, New York, Londra o Parigi grazie alla sua visione è diventata la Mecca degli amanti della musica live (come testimoniato nel documentario They All Came Out To Montreux, disponibile su Playsuisse). Mica una roba da poco.
Un modo di intendere la musica, quello di Nobs, che andava al di là dell’organizzazione del Jazz Festival. Ne è prova sonora la celebre collaborazione fra Queen e David Bowie nata durante una delle grigliate che organizzava nel suo chalet. A uno di questi appuntamenti erano presenti Freddie Mercury e il Duca Bianco. Proprio a Montreux i Queen avevano il loro studio, il Mountain. A un certo punto, il padrone di casa buttò là alle due superstar: «Ma perché non andate insieme in studio a fare qualcosa?». Nacque così Under Pressure.