On était tous amoureux d'elle. On se sentait pousser des ailes. À bicyclette.
La passione è crescente, così come la sua diffusone. E le città si adeguano, investendo miliardi per ridisegnare la viabilità, con attenzione sempre crescente a ciclisti e pedoni.
La rivoluzione che la bicicletta sta innescando non è la prima. Già alla fine del XIX la bici è stata foriera della trasformazione dei costumi. Mezzo di trasporto leggero, affidabile e veloce, appannaggio di tutti, indistintamente dal sesso e dalla classe sociale, il suo impatto è stato trasversale e massivo.
Il sultano dello Zanzibar, lo zar di Russia, l’emiro di Kabul, e allo stesso tempo gli operai, i contadini, la classe media, alta e bassa: tutti furono investiti dalla passione per il “ronzino dei poveri” che sostituiva i viaggi a cavallo con carrozze, molto più costosi ed elitari.
Le donne furono particolarmente entusiaste del nuovo mezzo di trasporto. Esse abbandonarono le gonne in stile vittoriano, indossarono abiti più comodi e funzionali. Susan B. Anthony in un’intervista al New York Sunday World nel 1896 affermò che “l’andare in bicicletta ebbe un ruolo significativo per l’emancipazione femminile, più di qualsiasi altra cosa al mondo”.
Alla fine del '800 la passione per la bicicletta non doveva essere dissimile da quella odierna, tanto che favorì lo svilupparsi di brevetti di ogni sorta: biciclette con ruote grandi, piccole, sfalsate, … Alla fine del 1895, in occasione della fiera Stanley Bicycle Show di Londra, 200 produttori misero in mostra più di 3000 modelli.
Un’innovazione essenziale nello sviluppo della bicicletta, che conferì stabilità, sicurezza e velocità, fu l’abbinamento con lo pneumatico, attorno al 1888. A quel punto la bici si trasformò in pura magia.

La bicicletta si fa elettrica
RSI Archivi 06.12.1993, 14:52
Con la bicicletta tutto fu allora possibile, come ad esempio fare il giro del mondo. Un’impresa in cui si avventurò anche la 24enne Annie Londonderry, che fu la prima donna a percorrere le vie del globo, partendo da Chicago nel 1894 e facendovi ritorno un anno dopo.
Ma la rivoluzione ingaggiata dalla bicicletta non fu solo sociale: essa favorì gli spostamenti ad ampio raggio, ampliò il mondo e allargò gli orizzonti. La vita sociale non si ridusse più al campanile, gli incontri si allargarono, gli amori scoprirono di potersi spingere oltre il paesello. Inoltre la bicicletta influenzò l’arte (Picasso, Toulouse-Lautrec, Boccioni, Sironi, …), la musica (Conte, Montand, Cocciante,..), la letteratura, la moda e iol cinema (indimenticabile "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, 1948).
Il crescente numero di ciclisti favorì notevoli miglioramenti nelle vie cittadine e nelle strade di campagna e questo spianò la strada all’era dell’automobile. Una convivenza inizialmente felice, poi sempre più disastrosa, fino all’espulsione dei ciclisti dalla viabilità congestionata di città, periferie e sobborghi.
Veniamo all’oggi: con il nuovo boom delle bici elettriche, una nuova sensibilità sembra farsi strada: nascono (e dovrebbero nascerne di più) piste ciclabili, percorsi alternativi, esclusivi, … Il trionfo della bici elettrica si sta rivelando un’ottima alternativa ai mezzi a carburazione. Le bici invadono le città e nuovi paradigmi viari si fanno lentamente strada, con l’obiettivo di fornire maggiore sicurezza, innescando al contempo una rivoluzione green.

Lunga vita alla bicicletta, dunque! Lunga almeno quanto la sua storia, che deve il suo primo schizzo a Leonardo, nel 1490 e la sua prima realizzazione verso fine ‘700 con il celerifero, mezzo da spingere con i piedi, stando seduti, senza pedali, sterzo o catena… (una sorta di bici per bambini). Ma fu la Draisina, inventata da Karl von Drais nel 1817, a fornire il prototipo della bici odierna, con pedali e catena. Poi nel 1861 arrivò il velocipede, con ruota anteriore gigante. Nella seconda metà dell'Ottocento le bici si perfezionarono, sino ad arrivare alle Rover Safety, simile ai modelli odierni. Dopo le due guerre mondiali si fecero largo le bmx, che spianarono la strada alle MBT e alla bici elettriche dei giorni nostri.